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09th Set2011

Queensryche – Dedicated To Chaos

by Marcello Zinno

Una cosa deve essere chiara fin dall’inizio: un album dei Queensryche è molto difficile da inquadrare. Basti ascoltare Empire e Promise Land per stentare a credere che si tratti della stessa band dietro gli strumenti (d’altra parte anche Geoff Tate risulta irriconoscibile se visto oggi ed ai tempi di Rage for Order). È pur vero che una delle rarissime band di Seattle a non suonare grunge ha negli ultimi anni perso il mordente heavy principalmente a causa della dipartita di Chris DeGarmo, eccellente chitarrista e compositore, lasciando tutte le redini del gioco al duo Tate/Rockenfield (talvolta aiutato da Wilton). Un serpente che cambia pelle è difficile da riconoscere e l’errore di scambiarlo per innoquo è dietro l’angolo. Lo stesso vale per questo Dedicated To Chaos che al primo ascolto sembra essere figlio unigenito di quel blando American Soldier che tanto aveva fatto disperare i fan. La verità è che ci sono varie sorprese ben camuffate: dimenticate i pezzi diretti tipo Warning poggiati su un riff di chitarra ed immergetevi in composizioni più intricate per il semplice fatto che a comporle non compare un chitarrista ma la mente di Tate che guitarman non è. Intricate ma non complesse, anzi le tracce risultano scorrevoli (forse troppo) e di facile appiglio, orecchiabili ma non intuitive.

Un esempio per tutti è Retail Therapy che ben rappresenta il disco: i Queensryche del nuovo decennio risultano essere poco metal (a parte qualche schizzo qua e là) e molto riflessivi, seppur non profondi: hanno di nuovo cambiato pelle, questo è il fatto, e che piacca o no bisognerebbe interpretare quanto di buono questa ennesima metamorfosi può regalarci. Around The World è un pezzo piacevole, nel quale Geoff si sente a suo agio e ciò si avverte subito, arricchendo un lavoro molto attento di chitarre ed arrangiamenti seppur volti a trasformare il brano in singolo da radio; Higher (il titolo la dice lunga) è uno dei pezzi più alti dell’album, che richiama il groove presente in Empire ma facendolo con classe e non sfruttando l’appiglio hard rock (in alcuni casi sembra ricordare il sax che elogiava i pezzi di Chameleon degli Helloween, anch’esso un album di alt(r)o rango per la band) con un assolo davvero ben fatto ed un basso finalmente “alla Jackson”; lo stesso groove si presenterà in Drive per smuovere gli animi e spingere le pulsazioni ad un’accellerazione senza controllo pur non usando tempi da hardcore, mentre la medesima eleganza si ripresenterà in Wot We Do che grazie agli arrangiamenti risulta elaborato e stuzzicante.

Ma non è tutto oro quello che luccica (seppur non subito): Got It Bad risulta discutibile, eccessivamente “voce-centrico”, un pò come la quasi orchestrale Broken, un brano forzatamente ballad ed eccessivamente teatrale; I Believe, a parte per il contributo ritmico piacevole, non aggiunge niente se non rallentare il passo di una “non-corsa”, di una gita che sembra talvolta lasciarci senza mutamenti, spostandoci ma senza trascinarci realmente in nessun luogo. Questa è la sensazione che si prova anche con I Take You, dall’apparenza dura ma meno pericolosa di una lucertola (altro che serpente!).

La vera domanda è: ma da una band con queste capacità compositive e creative qual è la direzione che si aspetterebbe? È proprio questa?

Autore: Queensryche Titolo Album: Dedicated To Chaos
Anno: 2011 Casa Discografica: Roadrunner Records
Genere musicale: Rock Voto: 5,5
Tipo: CD Sito web: www.queensryche.com/
Membri band:

Geoff Tate – voce

Michael Wilton – chitarra

Eddie Jackson – basso elettrico, voce

Scott Rockenfield – batteria e tastiere

Parker Ludgren – chitarra

Tracklist:

  1. Get Started
  2. Hot Spot Junkie
  3. Got It Bad
  4. Around The World
  5. Higher
  6. Retail Therapy
  7. At The Edge
  8. Broken
  9. Hard Times
  10. Drive
  11. I Believe
  12. Luvnu
  13. Wot We Do
  14. I Take You
  15. The Lie
  16. Big Noize
Category : Recensioni
Tags : Queensrÿche, Rock
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