Motorpsycho – Blissard
In omaggio alla ristampa di Blissard (2012) in quattro CD, come fu per Timothy’s Monster, quest’anno il tour dei Motorpsycho prevedeva l’esecuzione dell’intero album come encore. Secondo Snah, l’album è stato composto come un concept album (armonico) in cui non proprio tutto è andato per il verso giusto. Registrato in Svezia con un nuovo ingegnere del suono, il disco si allontana dalle classiche sonorità hard rock psichedelico per defluire verso sonorità più strutturate, simili per alcuni aspetti al muro di suono dei Sonic Youth piuttosto che ai Dinosaur Jr. L’intenso amplesso nato dall’intreccio fra le due chitarre emerge prepotentemente nella violenta coppia d’apertura formata da Sinful, Wind-Borne e “Drug Thing”. True Middle è un inquietante antipasto che introduce lo schiacciasassi S.T.G. (su Charles Manson) mentre Greener è una ballad strana, molto particolare grazie al suo crescendo armonico. Insomma, a differenza del passato, Blissard muta anche nel processo compositivo. Stavolta i Motorpsycho sono più “professionali”, meticolosi e attenti ai dettagli, tanto da sacrificare la spontaneità affiorata nei precedenti lavori. Il gioco fra chitarre e basso non è più mutuato dalle lunghe jam, la band porta in studio idee ben chiare che prova fino alla sfinimento. Meno coeso e molto più frammentario dei suoi predecessori Blissard soffre di disomogeneità che forse oggi, a distanza di 17 anni, lo rende l’album più particolare e intrigante della band.
Distorto quanto basta, slegato da strutture (anche mentali) precostituite e lontanissimo dal classico song-like format, questo nuovo lavoro del power-trio di Trondheim è spiazzante e inaspettato, quindi altrettanto affascinante. È come se i Motorpsycho avessero voluto liberarsi definitivamente del loro passato ma anche delle categorie in cui tutti noi abbiamo provato a ingabbiarli. Blissard è la dichiarazione d’indipendenza di una band che, sin dai primi dischi, ha sempre dimostrato di possedere un animo proteiforme adatto al cambiamento, proteso verso un futuro non ancora scritto. La loro è una piacevole incertezza, un continuo fermento mutante che mette i brividi (Fool’s Gold). I Motorpsycho sono un’equazione di 4° grado, pieni d’incognite che speriamo non si risolvano mai davvero. P.S. Se avete il disco a casa potreste ritrovarvi la versione contenente una hidden track molto ben nascosta. Curiosi eh?
Autore: Motorpsycho | Titolo Album: Blissard |
Anno: 1996 | Casa Discografica: Stickman Records |
Genere musicale: Rock | Voto: 7,5 |
Tipo: CD | Sito web: http://motorpsycho.fix.no |
Membri band:
Bent Sæther – voce, basso, chitarra, taurus Hans Magnus Ryan – chitarra, voce, Taurus, banjo Håkon Gebhardt – batteria Morten Fagervik – chitarra, mellotron, piano, vibraphone, voce
Helge Sten (Deathprod) – samples, echoplex, theremin Ole Henrik Moe (Ohm) – violino Bitten Forsudd – voce Rolf Yngve Uggen – voce Matt Burt – voce M. Banto – pandeira |
Tracklist:
|