My Bad – Parabellum
I My Bad con Parabellum, il loro nuovo album, sfondano una porta aperta. Ciò ovviamente non è una nota positiva, ma lo è, in compenso, il modo in cui avviene lo sfondamento. La porta presa di mira è quella che ha visto entrare, dalla fine degli anni 90 ai giorni nostri, le band e le sonorità imparentate con il grunge: dal post-grunge all’alt-rock. Ascoltando l’album per intero si sentono le influenze dei Foo Fighters e degli Hoobastank. Ma il problema non sta nelle influenze. Il problema sta nell’interpretazione delle stesse. Dalle tematiche alle melodie non si nota nulla di innovativo, lasciando che i dieci brani scorrano come se nulla fosse. Lisci. Tutto ciò è un vero peccato perché, d’altro canto, si sente l’impegno e il duro lavoro votato alla ricerca di un suono eccellente, graffiato e limato nei punti strategici e pregnanti dell’intero album. La qualità sonora è il punto forte di Parabellum, non vi sono dubbi. Ma cosa ci fai con la bellezza se la stessa non è in grado di stimolare l’occhio (in questo caso l’orecchio) altrui? Domanda retorica alla quale possiamo facilmente rispondere “un bel nulla”. O forse no. La speranza è l’ultima a morire e dunque anziché bocciare totalmente un lavoro del genere sarebbe meglio metterlo da parte ed utilizzarlo come bozza mal riuscita per album futuri. Magari che oltre alla ottima qualità nel mixaggio possano presentare anche un vago embrione di novità. Una venuzza di “nuovo” che affiora tra le tempie.
I My Bad hanno le carte in regola per fare ciò e in Parabellum lo si sente, lo si percepisce. Ma, per il momento, solo relegati nel limbo in cui dei bei pacchetti regalo, luccicanti e sfarzosi, alla fine dei conti non contengono nulla o, se ti va bene, sempre la solita sciarpa a quadri di finto cashmere.
Autore: My Bad | Titolo Album: Parabellum |
Anno: 2013 | Casa Discografica: Red Cat Records |
Genere musicale: Alternative Rock | Voto: 4,5 |
Tipo: CD | Sito web: http://www.redcatpromotion.com |
Membri band:
Andrea Liberi – voce, chitarra Andrea Evarotti – chitarra Jean Carlo Telus – basso Simone Di Plinio – batteria, percussioni |
Tracklist:
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