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25th Nov2014

Marsh Mallows – V

by Piero Di Battista

Marsh Mallows - VLa scena punk hardcore italiana del nuovo millennio ha dato i natali ad alcune band che si possono tranquillamente definire più che valide, tra queste non possono mancare i Marsh Mallows. Nascono a Rimini alla fine degli anni 90 e, grazie ad ottimi dischi come Qualcosa Di Nessuno ed Imperfect diventano uno dei gruppi più apprezzati nel nostro paese riguardo il genere punk hardcore. L’ultimo loro disco fu La Fine Del Mondo, pubblicato nel 2008, e da lì ci fu una lunga pausa, di ben sei anni, per arrivare ad oggi, anno in cui danno alla luce il loro nuovo studio album, quinto della loro carriera, ed intitolato per l’appunto V. Disco molto atteso, soprattutto dai seguaci della scena punk hardcore nostrana e, a sei anni di distanza ritroviamo i Marsh Mallows ancora più rabbiosi, graffianti ma soprattutto ancora più maturi, non che prima non lo fossero, anzi. V offre quindici tracce, comprese due cover di cui parleremo a breve. L’opener è affidata a Ciò Che Non Mi Va, singolo del disco di cui è stato anche realizzato un videoclip, sin dall’inizio si capiscono subito gli intenti del combo romagnolo: il mordente ed il taglio di questo brano, le chitarre graffianti e la voce rabbiosa di Francesco potrebbero essere riassunte in poche ma semplici parole: “Si! Siamo tornati!”.

Nella seguente Mai Più Qui le tinte sonore ammiccano verso il metal, mentre Futuro Fragile ci riporta nel mondo più affine all’hardcore melodico. Il disco prosegue liscio, cattura facilmente chi ascolta, grazie ad un esplosione di suoni, parole che tagliano, ritmiche serratissime ed anche qualche spunto un po’ più riflessivo. Dal punk, in chiave più “skate 90’s” di Lei (Svalvolate Conclusioni) si passa ad Interlude, beve brano strumentale, nella fattispecie basso-batteria, che funge da “fine primo tempo”. Si torna in campo e lo si fa con il devastante impatto di Protagonisti Della Storia, indubbiamente tra i brani migliori di questo disco: un pezzo dalla cornice più devota al metal, ma che non trascura il dna della band, ovvero quel punk hardcore melodico, con tanto di cori nei refrain. Con Los Angeles Confidence i bpm diminuiscono, visto che ci troviamo di fronte ad una “semi-ballad”. Ci si avvia a fondo tracklist, si passa per il punk rock in versione più “street” di La Nostra Vita, e si arriva ad Impazzisco a San Francisco 2014 e Mad Bread 2014, brani presenti in Alcatraz (2001) che i Marsh Mallows ci ripropongono in chiave ovviamente più moderna. Si arriva così alla conclusione, affida a due cover, Alien dei Pennywise, riproposta in chiave acustica, e Civil War dei Motörhead: due omaggi che a due grandissime band, seppur di generi differenti, che hanno fortemente influenzato lo stile ed il sound dei Marsh Mallows.

Non c’è bisogno di giri di parole o inutili disamine: V è un ottimo disco. E’ il disco che riesce a far capire che è davvero valsa la pena aspettare sei anni dalla loro ultima pubblicazione, è il classico disco, riguardo questo genere, che difficilmente arriva a stancarti e che fa ulteriormente capire che di gruppi più che validi ne abbiamo anche qui, senza dover per forza mettere il naso al di là dei nostri confini. Che altro aggiungere se non: bentornati!

Autore: Marsh Mallows

Titolo Album: V

Anno: 2014 Casa Discografica: IndieBox 360°
Genere musicale: Punk Voto: 8
Tipo: CD

Sito web: http://www.self.it/ita/artista.php?art=MARSH+MALLOWS

Membri band:

Francesco “Jim” Rainone – voce

Giacomo “Jackie” Mancini – chitarra

Andrea “Andy” Maestri – chitarra

Fabio “Fabs” Muratori – basso

Matteo “Teo” Mastroianni – batteria

 

Tracklist:

  1. Ciò Che Non Mi Va
  2. Mai Più Qui
  3. Futuro Fragile
  4. Ricordati Di Me
  5. Lei (Svalvolate Conclusioni)
  6. Interlude
  7. Protagonisti Della Storia
  8. Los Angeles Confidence
  9. Dolore Acuto
  10. Venditori Di Buio
  11. La Nostra Vita
  12. Impazzisco A San Francisco 2014
  13. Mad Bread 2014
  14. Alien
  15. Civil War
Category : Recensioni
Tags : Punk
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