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05th Mar2015

Mellowtoy – Lies

by Piero Di Battista

Mellowtoy - LiesAnni di gavetta, tre dischi, fino ad arrivare ad inizio 2015 pubblicando il disco che per loro sarà quello della svolta: è questo il percorso dei Mellowtoy, band milanese attiva dal 2002, che giunge al quarto disco, intitolato Lies, ed edito Scarlet Records. Questa dozzina d’anni per loro è stata intrisa di album, cambi di line-up, un’intensa attività live che li ha portati a calcare palchi italiani e non in compagnia di gruppi altisonanti quali Papa Roach, Ill Nino, Disturbed ed altri. Sono stati anni che sono serviti a crescere, maturare sotto ogni aspetto, fino ad arrivare al parto di Lies. Il disco è composto da dodici brani, e la breve intro strumentale Nitro DK funge da elastico di una fionda che ci lancerà dentro un album davvero esaltante; il sound si fa subito aggressivo con la titletrack Lies, dove è ben chiara sin da subito l’efficacia del binomio vocale clean-scream di Emiliano e Matt, tecnicamente due voci perfettamente compatibili ed in grado di creare quel sound aggressivo, condito da melodia, che andrà a caratterizzare gran parte del disco. Lungo la tracklist si notano le sonorità che hanno influenzato i Mellowtoy, capaci però di renderle “proprie”, costruendo attorno a loro una granitica personalità; si va dai momenti più emozionati di Visions, singolo dell’album, alla potenza dirompente di Destroy Yourself, fino ad arrivare alla più ruvida Dead Colours. Da Faded Promises, brano dal refrain abbastanza orecchiabile, il sound sterza leggermente verso un metal più moderno, mentre con Chain Reaction, pezzo che si avvale della collaborazione di Chris Machado de’ Ill Nino, il sound ammicca verso sonorità più alternative.

Quel del buon Machado non è l’unica collaborazione esterna: difatti in Bright New World c’è la presenza come special-guest di Paolo Colavolpe dei Destrage. La colonna portate di questo disco è composta da più che validi elementi; del binomio vocale abbiamo già detto, aggiungiamoci le chitarre graffianti quanto poche, una ritmica ben sostenuta (A Letter From The Past ne è una chiara dimostrazione) ed il gioco è fatto. Il punto conclusivo del disco spetta a S.A.T.A.N., breve outro dal sound molto più devoto all’hardcore. Avevamo lasciato i Mellowtoy nel 2010, quando pubblicarono Pure Sins e li ritroviamo quasi cinque anni dopo con questo Lies che dimostra in maniera netta e decisa il processo di maturazione del combo lombardo. L’album si presenta come un prodotto di ottima qualità, grazie anche al lavoro “dietro le quinte” di Kyle Hoffman (P.O.D., Lacuna Coil). La scena nostrana aveva fortemente bisogno di un’altra band dal grosso potenziale ed in grado di ottenere meritata visibilità anche al di là dei nostri confini; l’abbiamo trovata. Pur essendo solo ad inizio anno, possiamo tranquillamente sostenere che Lies dei Mellowtoy si candida già come uno degli album più riusciti del 2015. Bentornati!

Autore: Mellowtoy Titolo Album: Lies
Anno: 2015 Casa Discografica: Scarlet Records
Genere musicale: Metalcore Voto: 8
Tipo: CD Sito web: http://www.mellowtoy.com
Membri band:

Emiliano Camellini – voce

Matt Massa – voce

Titta Morganti – chitarra

Diego Cavallotti – chitarra

Alessandro Piccinelli – basso

Matteo Camellini – batteria

Tracklist:

  1. Nitro DK
  2. Lies
  3. Visions
  4. Destroy Yourself
  5. Reflections
  6. Dead Colours
  7. Faded Promises
  8. Chain Reaction
  9. Humans Are A Plague On Earth

  10. A Letter From The Past

  11. Bright New World
  12. S.A.T.A.N.

Category : Recensioni
Tags : Metalcore
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