New Disorder – Straight To The Pain
I romani New Disorder approdano alla loro terza fatica, con questo nuovo album, intitolato Straight To The Pain, un concept attuale, basato sulle sofferenze dell’uomo e sulle difficoltà della vita odierna. La band si presenta al pubblico in un ottimo stato di forma, alternative metal è l’etichetta che più calza ai nostri capitolini, visto che il loro genere è contaminato da diverse influenze musicali, ma la matrice più forte e più sentita all’interno dei brani è proprio quella metal. Ad aprire le porte di questo Straight To The Pain un intro malinconico, violini pensanti sono il preludio della distruzione che a breve si scaglierà su di noi, l’ultima corda tirata e siamo dentro, nel mezzo di riff avvincenti, mid tempo e chorus mozzafiato, che marchiano a fuoco i New Disorder. Slittando da un brano all’altro ci troviamo di fronte a sporadici growl voice, che confondono ancora le nostre idee, ma che al tempo stesso fanno acquisire alla band quel punto in più, esaltando il concetto di originalità e trademark. La title track risulta una delle song di maggior spicco, complice il riuscito duetto con la female voice Eleonora Buono, il suo falsetto lirico va a sposarsi a perfezione con la linea melodica principale, tra gli altri brani che ho apprezzato maggiormente, Love Kills Anyway, dove ho trovato un rimando agli Avenged Sevenfold, specie per un febbrile riff iniziale e poi ancora A Senseless Tragedy, anche se trovo sia doveroso andare ad elogiare l’esperimento più che riuscito quello di inserire all’interno del nuovo full lenght due ballad. La prima Lost In London, persi nella fumosa città anglosassone, grigia come l’arpeggio che echeggia nel nostro cervello, solo per una notte, e qui, non chiedetemi perché, vado a scomodare nomi illustri, quali Red Hot Chili Peppers, Skid Row e Tesla; dei primi emerge una simile follia, dei secondi la genuinità, dei terzi il viaggio senza fine.
La seconda love song che voglio premiare è The Perfect Time, la voce straziata, esibisce linee melodiche alla System Of A Down, mentre ancora una volta la band romana si fa ammirare per la scelta coraggiosa. Abbiamo parlato dei riff, della voce (a tratti ho trovato anche qualcosa di 80’s punk) lode anche però alla sezione ritmica, un basso partecipe gioca un ruolo di assoluto primattore, così come la batteria, che, grazie ad un ottimo lavoro diviso tra casse e rullo, va a spartire tutto quello che concerne ritmo e mid-tempo. Quello che ho gradito in maggior misura è l’audace decisione di affidarsi a registrazioni molto acustiche, naturali, una scelta ardita, che merita un grande plauso. Siamo quasi al termine di Straight To The Pain, ma prima di chiudere c’è ancora spazio per un reprise acustico, la nebbia sale nuovamente, inesorabile, e noi siamo persi un’altra volta, sulle rive del Tamigi. In alto il nostro saluto!
Autore: New Disorder | Titolo Album: Straight To The Pain |
Anno: 2014 | Casa Discografica: Agoge Records |
Genere musicale: Alternative Metal | Voto: 7,75 |
Tipo: CD | Sito web: http://www.facebook.com/newdisorderband |
Membri band:
Francesco Lattes – voce Fabrizio Proietti – chitarra Alessandro Cavalli – chitarra Ivano Adamo – basso, voce Luca Macini – batteria |
Tracklist:
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