Bitterness – Genetic Surgery Department
Nel primo album d’esordio dei Bitterness c’è tanta carne sul fuoco quanto un barbecue in una festa del paese. Il power trio si presenta come una band di rock elettronico ma nelle undici tracce della loro opera affiorano una serie di strati che come una millefoglie regalano un sapore variegato. Metafore a parte, il breve intro ci aveva suggerito panorami cyborg e da sperimentazione pura ma già dalla successiva Sometimes I Loose Control ci troviamo catapultati in uno scenario di electro-metal e ci domandiamo quanto pesante sarà il mood dell’intero brano, 11 tracce che superano di poco i 30 minuti. A sorpresa arriva una Amber che sfiora lidi pop contaminati da un colore AOR e sembriamo finiti nel calderone del mainstream. Ormai persi ci lasciamo trascinare dallo stile dei Bitterness e non sappiamo bene dove ci porterà. Dimenticate il synth e i riflessi elettronici che la loro etichetta (e il relativo artwork) suggeriscono, gli strumenti elettrici prendono spesso il sopravvento: la chitarra ruggisce in chiave ritmica e solista, cercando di nascondere l’assenza di una seconda sei corde, il basso entra con dimestichezza e la batteria, mutevole, fa il suo dovere quasi sempre all’insegna del rock.
Outshined è il brano iniettato da una maggiore dose di elettronica ma non teme di presentare tempi dispari e influenze fuori dal seminato. La successiva traccia (di nuovo) ammorbidisce i toni e cambia rotta: Someone New sembra un parto alla David Bowie accompagnato da una chitarra a toni aperti e una mente divisa tra avanguardia e rock classico. Nella suite a fine brano c’è la summa dello stile dei Bitterness, tutti gli elementi prima citati che si uniscono concettualmente in un unico lungo brano, anche se noi musicalmente lo leggiamo come delle tracce distinte perché diverse sono le influenze in ciascuno di essi. Basta questa suite per comprendere lo spessore compositivo e tecnico di questo trio che sicuramente farà parlare di sé in futuro.
Oggi la scena rock elettronica è estremamente ancorata a soluzioni in stile Muse che strizzano l’occhio alle radio e alla musica mainstream. Per fortuna ci sono band di peso come i Bitterness che alzano l’asticella e rendono davvero onore a queste sonorità raramente valorizzate.
Autore: Bitterness |
Titolo Album: Genetic Surgery Department |
Anno: 2015 |
Casa Discografica: Autoproduzione |
Genere musicale: Elettronica, Heavy Metal, Rock |
Voto: 7,5 |
Tipo: CD |
Sito web: https://www.facebook.com/BitternessIt |
Membri band: Alessandro Bottura – basso, synth Furio Ferri – voce, chitarra Lucio Grani – batteria |
Tracklist: 1. G.S.D. Intro 2. Sometimes I Loose Control 3. Sew My Soul 4. Amber 5. My Black Dog 6. Outshined 7. Someone New Metaphors Of War Suite: 8. Overture: Where It All Began 9- Movement 1: Bullets 10. Movement 2: From The Stars 11. Movement 3: Stand Tall |