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04th Mar2016

Frank Get – Rough Man

by Aldo Pedron

Frank Get - Rough ManIl rocker triestino Franco Ghietti, in arte Frank Get, nome da lui astutamente scelto perché il suo cognome è impronunciabile all’estero, è sulle scene da più di trent’anni, tutti spesi suonando in giro per il mondo. Frank Get è salito sul palco per la prima volta nel 1979 e da allora non ha più smesso. Un artista capace di coniugare il rock nelle sue molteplici sfaccettature, senza mai dimenticare le proprie origini e la propria storia. Le sue maggiori influenze, decisamente rock, sono state Bob Seger, Bruce Springsteen, Creedence Clearwater Revival, Rolling Stones, Beatles e tanti altri. Dal punto di vista delle incisioni vanta una lunga discografia con ben 13 album al suo attivo: dal 1993 al 1997 con 4 LP come Frank Get & The East Tornado, tre album come bassista e cantante del gruppo triestino Sottofalsonome (dal 2000 al 2007), un disco con i No Stress Brothers una blues band austriaca, due come Tex Mex un blues combo, uno come Ressell Brothers nel 2014 e per finire con Hard Blues (Thunder Studios TS) del 2009 e Rough Man del 2015 a suo nome. Negli anni ha collaborato con numerosi artisti internazionali quali Tom Principato, Willie Nile, Joe D’Urso, Graziano Romani, il sassofonista James Thompson, l’ottimo cantante e chitarrista triestino come lui, Mike Sponza, la cantante Anna Lauvergnac, Jesse Malin, Derek Wilson, Israel Nash Gripka, Raphael Wressnig e molti altri ancora. Nel 2012 ha partecipato ad una manifestazione come il Light Of Day, un festival benefico itinerante organizzato dalla Light Of Day Foundation, una fondazione voluta dal manager discografico Bob Benjamin, da suo fratello e da Tony Pallagrosi. Una serie di concerti annuali voluti e sponsorizzati dallo stesso Bruce Springsteen per raccogliere fondi a favore della ricerca per combattere la malattia del Parkinson, diventato in pochi anni un autentico evento mondiale che tocca tante città in tanti Paesi e in particolare nell’America del Nord e in Europa.

Il nome Light Of Day proviene dall’omonimo brano di Bruce Springsteen che ha dato il titolo al film del 1987 La Luce Del Giorno, regia di Paul Schrader (1987) con protagonista Michael J. Fox. L’iniziativa invece risale alla festa svoltasi la prima volta nel 1998 al Downtown Café di Red Bank per il quarantesimo compleanno del manager discografico Bob Benjamin ammalato da circa due anni di Parkinson, una occasione speciale in cui vennero raccolti fondi in suo favore. Nel 1991, al protagonista del film Light of day l’attore canadese Michael J. Fox è stata diagnosticata la stessa malattia, da lui rivelata soltanto nel 1998 e nel 2003 è salito con loro sul palco. Frank Get aveva già suonato per il Light Of Day assieme a Willie Nile, Joe D’Urso, James Maddock, Graziano Romani, Jesse Malin, Israel Nash Gripka, dopodiché è rimasto in contatto con Joe D’Urso, organizzatore dell’evento, e nel 2014 ha suonato con lui a un private party. Dopo un paio di mesi gli è arrivata l’occasione di una vita, ovvero la proposta per fare un set acustico durante la settimana conclusiva, allo Stone Pony ad Ashbury Park, nel New Jersey e per la precisione il 16 gennaio del 2015. Lo Stone Pony e la cittadina di Ashbury Park sono diventati luoghi leggendari per tutti e in particolar modo per gli springsteeniani, dove Bruce, il Boss, ha iniziato la sua brillantissima carriera. Spesso durante il Light Of Day di Asbury Park, ti può capitare di dividere il palco con artisti importanti tra cui ne citiamo soltanto alcuni come Willie Nile, Garland Jeffreys, Joe Grushecky And The Houserockers, Alexandro Escovedo, James Maddock e lo stesso Bruce Springsteen.

Rough Man, (uomo ruvido) un piacevolissimo viaggio attraverso la sua storia a ritmo di rock, è composto, suonato e prodotto da Frank Get ed è stato pubblicato nell’ottobre 2015. 18 brani di cui ben 16 sue composizioni e due splendide cover: Mixed Up Shook Up Girl tratta dal primo album Cabretta del 1977 inciso come Mink De Ville da Willy De Ville e la sua band e Pancho And Lefty del texano Townes Van Zandt, purtroppo entrambi fenomenali e compianti artisti di cui si sente la loro gravissima mancanza ma che ci hanno lasciato canzoni irraggiungibili ed eterne. Rough Man è fortemente ispirato alle sue terre, a Trieste e all’Istria ma giustamente Frank Get si ritiene un cittadino del mondo avendo radici istriane, slave, ungheresi e piemontesi ed un passato da rocker che lo catapultano nel rock americano, a stelle e a strisce. Alcune canzoni sono autobiografiche, nei testi, storie di cui la sua famiglia è stata testimone o protagonista diretta. Frank Get attraverso il linguaggio della musica racconta le tante radici della sua famiglia. Barbed Wire è la tragedia di abbandonare la propria casa, le proprie radici, gli amici mentre Mine Disaster racconta della tragica esplosione nella miniera di Arsia in Istria il 28 febbraio 1940 in cui morirono 185 lavoratori e ci furono circa 150 intossicati. In A Heartbeat è un brano al centro delle numerose ed alterne vicende di Trieste, dove furono succubi per tanto tempo di numerosi cambi di governo o di occupazioni militari mentre Destination Nowhere narra la vicenda del nonno di Frank Get, maresciallo alla sussistenza che dopo la disfatta di Caporetto riuscì ad assicurare il cibo ai numerosi commilitoni nonostante la sconfitta ed il caos regnante.

Buffalo Bill (all’anagrafe William Frederick Cody) è una canzone curiosa ricordando la venuta del leggendario ed epico attore, cacciatore, esploratore, soldato ed impresario teatrale Buffalo Bill (1846-1917) che venne anche in Italia nel 1906 con il suo spettacolo Buffalo Bill’s Wild West, uno show avventuroso ed assai scenografico a cui partecipavano veri cowboy e pellerossa! Joseph’s Dream è dedicata invece a Joseph (Josef) Ressel, un inventore ceco nato in Boemia da padre tedesco e madre ceca, famoso per il suo programma di rimboschimento nelle terre meridionali dell’impero che salvò il patrimonio forestale delle Alpi Orientali e del Carso. Josef Ressel si trasferì nel 1820 nel sud dell’impero austro-ungarico e visse tra Trieste e Montona (Istria) dove trovò anche moglie. Musicalmente parlando questo disco guarda al cantautorato americano, a nuovi artisti come James Maddock, a Guy Davis bluesman, chitarrista e banjoista ed alcuni pilastri come Ray Charles, Bob Dylan, Townes Van Zandt e Willy De Ville o all’irlandese Van Morrison. 18 motivi davvero affascinanti dove melodia, armonia, sonorità e contrappunto sono in agguato. Rough Man con 16 motivi di sua composizione e soltanto due importanti cover è ben articolato e ricco di ballate. Piacciono particolarmente Joseph’s Dream e Lost Land Blues con la chitarra acustica e l’armonica in evidenza mentre Misty Valley è decisamente rock. Insolita Selsame Lament con tanto di banjo a tessere la trama mentre Wanderlust sembra uscire dalla chitarra di Mark Knopfler e dei Dire Straits con suoni vellutati. Chain Reaction è decisamente un rock’n’roll pulsante ed energico dove si sprecano i riff chitarristici.

Frank Get se la cava bene negli arrangiamenti e nella riedizione di Mixed Up Shook Up Girl di Willy De Ville (1950-2009) nota per l’iniziale arpeggio di chitarra ed un brano capolavoro del noto artista americano e in Pancho And Lefty di Townes Van Zandt. Sarebbe ora di scoprire, ammirare, valorizzare e seguire un rocker come Frank Get, un italiano innamorato delle proprie radici culturali ma vigile al rock classico americano di cui è particolarmente influenzato ed i risultati sono sicuramente eccellenti. Un disco ben riuscito dove il rock e il blues si dividono momenti di condivisione e dove i testi si confermano illuminanti ed ispirati.

Autore: Frank Get

Titolo Album: Rough Man

Anno: 2015

Casa Discografica: TM Productions

Genere musicale: Rock Blues

Voto: 8

Tipo: CD

Sito web: http://www.frankget.com

Membri band:

Giulio Roselli – batteria

Tea Tidić – basso, voce

Andrea Reganzin – tastiere

Anthony Basso – chitarra, voce

Tracklist:

  1. Barbed Wire

  2. Destination Nowhere

  3. Buffalo Bill

  4. Smash Down

  5. Shinin’ Sunset

  6. Joseph’s Dream

  7. Mixed Up, Shook Up Girl

  8. In A Heartbeat

  9. Misty Valley

  10. Selsame Lament

  11. Wanderlust

  12. Mine Disaster

  13. Pancho And Lefty

  14. Tears Are Fallin’ Down

  15. Lost Land Blues

  16. Soul Tatoo

  17. Chain Reaction

  18. The Last Waltz

Category : Recensioni
Tags : Rock Blues
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