AL.B drum&V – #dorainpoi

Il mondo dei buskers o comunque di chi semplicemente esprime la propria musica in strada è una realtà molto particolare. C’è chi interpreta al meglio il concetto di “darsi al pubblico”, di avere un contatto diretto (e non digitale) con i propri ascoltatori magari dando il meglio proprio dal vivo, e chi invece vede nella strada solo un’opportunità per esibirsi il più possibile snobbando invece i luoghi dove la musica davvero viene coltivata e seguita. Il progetto AL.B drum&V, che ha vissuto questa esperienza, cerca di creare un sound che a nostro parere è più vicino ad una band in tutto e per tutto, anche se la propria musica mantiene una forte replicabilità anche in luoghi diversi dalla sala prove. La parte ritmica è più incentrata sul profilo percussivo e d’accompagnamento a delle tracce che, almeno per le 4 ascoltate in questo loro nuovo EP, puntano molto alla melodia e ad essere ascoltate a ripetizione. (È)insopportabile è una potenziale hit radiofonica se avesse qualche arrangiamento in più e una produzione degna; proprio sul lato produttivo infatti l’EP andrebbe curato molto di più, anche se va detto che si tratta di un esordio e quindi gli spazi di miglioramento vanno visti come futuri percorsi di crescita.

Vai Dai Vai è il brano che spinge più sul ritmo e offre quella carica che in un full-lenght (magari futuro) è doveroso per non appiattire l’uscita; infine Dora, il singolo, è un brano pop folk con il violino più in vista rispetto agli altri momenti e un ritornello che fa il suo dovere. Non a caso, e questo possiamo dirlo per l’intero EP, il rock un po’ alternativo del trio si avvicina spesso ad un rock pop che in Italia attecchisce se proposto con grande maestria, da chi ha molta esperienza per certi suoni, per certe “aggiunte”. Noi pensiamo che i loro brani si perdano un po’ nel marasma delle produzioni pop rock del nostro Paese, ma siamo altrettanto sicuri che, se affiancati da qualche saggio arrangiatore e con una produzione di livello, il loro stile potrà arrivare davvero a tantissime persone. E poi altro che buskers…(con tutto il rispetto che proviamo per gli artisti di strada, sia chiaro!).