The Loves Thieves – Soft

Nati pochi anni or sono come duo in quel di Livorno i The Loves Thieves si sono presto evoluti in una formazione classica che consentisse di portare la loro musica su un palco. Ampliata la formazione i Nostri hanno lasciato inalterata la proposta che si può inquadrare perfettamente in un new wave di stampo ottantiano. Questa scelta per un verso paga, almeno nella misura in cui rende facilmente comprensibile per l’ascoltatore di riferimento i canoni di questo disco chiarendone le coordinate fin dalle prime note. Il rovescio della medaglia è che il quartetto toscano rimane intrappolato negli stilemi del genere senza riuscire a sfornare nulla di nuovo o di originale lasciando sospettare qualche carenza sul versante creativo. Ed è un peccato perché le doti tecniche sufficienti per sbizzarrirsi un po’ sembrerebbero esserci e dunque qualche sperimentazione in più avrebbe aggiunto freschezza e brio ad un disco a cui qualche scossone non avrebbe fatto poi male. All’esordio è un peccato perdonabile anche in considerazione del bel lavoro di cui si giova la produzione che, sebbene anche lei molto canonica, aggiunge comprensibilità e immediatezza all’intero CD.

Anche sul versante degli arrangiamenti come per quello compositivo non ci si può lamentare troppo sebbene le strutture dei brani siano abbastanza classiche tanto che le durate non si discostano mai molto dai tre minuti. Ne deriva un lavoro abbastanza breve che passa troppo alla svelta nonostante nove tracce in fine dei conti non siano poche. Nota finale per l’artwork, semplice ma incisivo, che merita di essere menzionato così come la ricca e completa confezione dell’album. Insomma con un po’ di originalità e di personalità in più questi toscani potrebbero davvero dire la loro anche in un panorama affollato come quello in cui hanno scelto di esibirsi ma che, proprio per questo, richiede superiori doti di carattere per poter emergere. Rimaniamo in attesa del prossimo disco.