Rough Max And The Steamrollers – Roots In The Blues, Crown In My Pocket
Rough Max, nome noto nella scena blues, torna insieme ai Steamrollers per un nuovo caldo album nel segno del blues. La matrice è innegabilissima, pentatonica come se non ci fosse un domani, armonica e scale blues già note, ma c’è una potenza rock nella loro proposta. Sarà per la voce effettata che rende più rivudo e vintage il tutto, sarà per la chitarra che si sbizzarrisce in più di un momento (come gli effetti wah wah in Quite Man), sarà per gli stacchi (Betrayal) eppure Roots In The Blues, Crown In My Pocket non è solo un album per bluesman incalliti. Nel loro campionato la band ha sicuramente molte carte vincenti e gioca con consapevolezza delle proprie risorse, le tastiere hanno la meglio come in ogni album che si rispetti, ma ci sono momenti carichi di corde e di emozioni già fin dall’opener Candy Ass Blues. I Am To Loose (I Want To Stand) e The Second Bite in termini di songwriting peccano un po’ troppo di ripetitività, mentre decisamente più convincenti sono Hey Big Wonder che sfiora l’hard blues, Little Stone In My Pocket che batte i tempi in maniera più decisa e le prime due tracce dell’album che trasmettono tutto il sapore rock blues della band.
Guilty merita una parentesi ad hoc, ha un fascino particolare, ci riporta agli anni 50 con un pianoforte irresistibile, il suo basso dai piedi scalzi e il crescendo di emozioni che produce; per noi il momento più alto, seppur non propriamente blues, di questo lavoro che è consigliatissimo agli amanti del genere.
Autore: Rough Max And The Steamrollers |
Titolo Album: Roots In The Blues, Crown In My Pocket |
Anno: 2018 |
Casa Discografica: Buffalo Bounce |
Genere musicale: Rock Blues |
Voto: 7,25 |
Tipo: CD |
Sito web: https://www.facebook.com/ROUGHMAX |
Membri band: Rouch Max Pieri – voce, basso Luciano Lucky Pesce – piano, tastiere, voce Corrado D’Amato – batteria, percussioni, voce Martino Palmisano – armonica in Quite Man Sebastiano Lillo – chitarra in Junk |
Tracklist:
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