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06th Apr2019

Porcupine Tree – Octane Twisted

by Fabio Loffredo
The Incident rimane tutt’oggi l’ultimo album dei Porcupine Tree e Steven Wilson prima di dedicarsi alla sua carriera solista, porta la band in tour per promuovere l’album ed il risultato è che questo tour rimane uno dei migliori dell’intera carriera della progressive rock band inglese. Una data del tour viene documentate in un doppio CD, Octane Twisted, precisamente al The Riviera di Chicago il 30 aprile del 2010, tranne due brani del secondo disco che fanno parte di uno show alla Royal Albert Hall di Londra. Octante Twisted è il miglior live della band, un concerto capolavoro, a partire dal suono e dalla registrazione, un sound corposo, pulito ed eccezionalmente perfetto, con bassi che fanno vibrare l’anima e con la band dà veramente il meglio di sé, proprio come voler regalare qualcosa di esclusivo e di unico ad un pubblico che per molti anni a venire non avrà più la possibilità di vedere dal vivo la band. La prima parte del concerto, il primo CD, è completamente dedicato a The Incident e tutta la suite in tutti i suoi quattordici movimenti, viene eseguita in maniera quasi maniacale e perfetta ed il pubblico è a volte in religioso silenzio ed altre si lascia andare in vere ovazioni. Steven Wilson è in grande forma, così come lo sono gli altri componenti della band, Gavin Harrison e Colin Edwin offrono una performance perfetta e Richard Barbieri crea atmosfere magiche e l’apporto di John Wesley è importantissimo per rafforzare le parti di chitarra e anche quelle vocali di Wilson.

Il secondo dischetto racchiude veramente il meglio dei Porcupine Tree, una setlist che emoziona ed ogni brano è arricchito di nuove formule, di assoli e di tanta voglia di esprimere passione ed emozionare il pubblico. Hatesong è presa da Lightbulb Sun, splendida ed emozionante, Russia On Ice/The Pills I’m Taking è un medley che accomuna Lightbulb Sun (Russia On Ice) e una parte della suite Anesthetize da Fear Of The Blank Planet ed è arricchita nel finale da un ispiratissimo Steven Wilson che incanta con i suoi assoli di chitarra e da un Gavin Harrison che dipinge ritmiche pittoriche con uno stile unico; ancora Stars Die dal quel capolavoro a nome The Sky Moves Sideways. Si continua con altre atmosfere che incantano ed emozionano come Bonnie The Cat, estratta dal secondo CD di The Incident e ancora come Even Less, spettacolare versione completa e più lunga presa da Recordings e non da In Absentia.

Il finale è da brividi con Dislocated Day, presa nuovamente da The Sky Moves Sideways e racchiude un piccolo drum solo di Gavin Harrison e con Arriving Somewhere But Not Here, da quell’altro capolavoro a nome Deadwing e come se non bastasse il brano migliore dell’intera discografia dei Porcupine Tree e nel finale ovazione a non finire da parte di un pubblico in estasi. Un altro live ci porterà a parlare dei Porcupine Tree e siamo sempre nella speranza che la band torni con materiale inedito.

Autore: Porcupine Tree Titolo Album: Octane Twisted
Anno: 2012 Casa Discografica: KScope
Genere musicale: Progressive Rock Voto: 10
Tipo: CD Sito web: http://www.porcupinetree.com
Membri band:
Steven Wilson – voce, chitarra, tastiere
Colin Edwin – basso
Richard Barbieri – tastiere, synth
Gavin Harrison – batteria, percussioni
John Wesley – chitarra, voce
Tracklist:
Disc One:
1. The Incident
I. Occam’s Razor
II. The Blind House
III. Great Expectations
IV. Kneel And Disconnect
V. Drawing The Line
VI. The Incident
VII. Your Unpleasant Family
VIII. The Yellow Windows Of The Evening Train
IX. Time Flies
X. Degree Zero Of Liberty
XI. Octane Twisted
XII. The Séance
XIII. Circle Of Manias
XIV. I Drive The Hearse

Disc Two:
1. Hatesong
2. Russia On Ice/The Pills I’m Taking
3. Stars Die
4. Bonnie The Cat
5. Even Less (Full Version)
6. Dislocated Day
7. Arriving Somewhere But Not Here
Category : Recensioni
Tags : Porcupine Tree, Progressive
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