Unoauno – Barafonda

L’opener presenta un altro lato della band, fatto di un hardcore più deciso, ma sempre con Lindo Ferretti dietro a fare ombra nei testi (ancora più evidente in Costa Adriatica e in Balena), sfiorando anche qualcosa de Il Teatro Degli Orrori (in Diane ad esempio) che unisce testi pesanti in prima linea alternati a ritmiche ossessive pronte ad esplodere all’improvviso. In più, in alcuni frangenti, si assaggiano pattern math (Nessuno) che rendono più particolare lo stile del trio e ci fanno capire che i ragazzi ci mettono della loro tecnica per esaltare i brani. Ma la ritmica nel loro caso resta spesso un passo indietro, come era accaduto in passato con Aleppo (Parte 1) e qui accade con Rivoluzioni. Gli unoauno sono giovani ma hanno il coraggio di mettere in scena una proposta per nulla banale, un sound che per molti è morto e sepolto ma che a nostro parere si fonde alla perfezione con il messaggio, in parte nichilista, che il trio vuole trasmettere. E in fin dei conti ci sembrano molto più lucidi e obiettivi di tante formazioni anche con più lustri alle spalle.
Autore: Unoauno | Titolo Album: Barafonda |
Anno: 2019 | Casa Discografica: Ribéss Records |
Genere musicale: Post-Punk | Voto: 6,5 |
Tipo: CD | Sito web: https://www.facebook.com/unoauno1.1/ |
Membri band: Mauri – batteria Giangi – voce, synth Rocco – basso Pieralberto Valli – voce in Rivoluzioni | Tracklist: 1. Autobahre 2. La Pietra 3. Nessuno 4. Costa Adriatica 5. Panorama 6. Rivoluzioni 7. Diane 8. Balena 9. Non Ci Siamo Mossi Di Un Passo |