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19th Mar2020

iFasti – Tutorial

by Paolo Tocco
Ho sempre amato la provincia in tutte le sue forme, soprattutto nella sua vita notturna quando la poca luce sa come alterarle quelle forme. Ho sempre pensato che l’energia arrivi sempre dai sobborghi e dalle periferie ed oggi che, almeno in letteratura e tra i ben pensanti, si fa un ritorno alle origini, suona sempre bene al mio cuore un disco che alla periferia (o provincia, ma non è questo il caso) deve molto. Tutorial è il nuovo lavoro dei reazionari sociali iFasti, emancipati fino al punto di concepire con equilibrio l’incontro tra un suono digitale dalle trame acide e psichedeliche, e una voce analogica di resistenza sociale, quasi da centro sociale, quasi da “Consorzio Indipendente”. E se i rimandi al CSI o CCCP (fedelmente legati alla linea originale) o – quando i suoni si fanno più strutturati e gutturali – ai più semplici TdO, è anche vero che il post-punk digitale degli iFasti sinceramente non ha troppi debiti da pagare a spasso per il mondo…certamente non hanno scoperto nuove frontiere ma sinceramente nessuno voleva aspettarsi questo e nessuno è stato illuso da false promesse. Che poi questa musica, libera, istintiva, priva di cliché e forme ruffiane, ha finalmente l’unico scopo di parlare al suo pubblico e la voce saggia di Rocco Brancucci sa benissimo come fare.

Tutorial è una distesa acida e monotona di sequenza digitali, di chitarre punk, di una melma di magma che vuole fondere le infrastrutture del perbenismo e, per edulcorare un trancio di lirica tratta da Pietro, probabilmente a forza di spinte ci lascino passare, forse a forza di spinte ci ascolteranno, qualcuno si sveglierà, qualcuno la smetterò di fare affari in centro. Non ascolto Tutorial per cercare la melodie (che tra l’altro raramente fanno capolino dentro queste scritture), ascolto Tutorial per cercare aria buona di libertà, di espressione, di verità. Abbiamo bisogno di dischi come questo dove la parola torna ad avere un ruolo sociale e, per niente paghi di questo, i nostri torinesi (di periferia, li voglio collocare io), hanno buon gusto nelle soluzioni di arrangiamento, tra amplificatori e programmazioni. Tra l’altro nel video di Lamore ho intravisto una bellissima Vocal Bass della Korg che mi rimanda a periodi di indefessa proliferazione avanguardista. E non lo potevo dire in altro modo se non con queste parole. In questo momento storico in cui siamo tutti rimbecilliti da un pop farlocco, in cui osanniamo burattini fatti diventare televisivi per comodità, in cui siamo vittime di una mercificazione che ha intaccato anche la libertà dei social network, in un periodo in cui siamo tutti schiavi della bellezza, dischi come questo servono perché, sfamando la bellezza notturna di una periferia dal futuro post-apocalittico, si innaffia anche la coscienza civica, magari passando dalle orecchie con testi diretti, semplice e per niente obesi di chissà quale ricerca poetica. Ecco, forse avrei preferito un impegno maggiore sotto questo punto di vista e non perché sento la mancanza di allegorie o di chissà cosa, ma perché forse la parola poteva essere ancora più ficcante, pungente, demolente.

Altro punto dolente per me? Lo stilema del mix di voce è sì fin troppo in linea con quella di Capovilla, magari ecco, anche in questa direzione avrei cercato una maggiore personalità. Ma in fondo siamo tutti figli di qualcuno e ben vengano famiglie simili. Potevamo esser figli di Elettra Lamborghini che, tette e milioni a parte (e rispetto che sempre si deve alle persone), denota quanto basso sia divenuto il livello della musica ufficialmente riconosciuta tale. Dunque ascolto Tutorial e non venitemi a fare paranoie sulla storia della musica pop. Credo che un disco come Tutorial rappresenti un alto significato di musica pop.

Autore: iFasti Titolo Album: Tutorial
Anno: 2020 Casa Discografica: I Dischi del Minollo,Scatti Vorticosi Records, Party Tonite Boking
Genere musicale: Post-Punk, Electro Rock Voto: 7
Tipo: CD Sito web: www.ifasti.it
Membri band:
Rocco Brancucci – voce
Roberto Bagaini – basso, effetti
Federico Bosi – basso, effetti
Eros Giuggia – chitarra
Andrea Granato – chitarra
Tracklist:
1. L’umanità Migliore
2. Ionoi
3. Lamore
4. Pietro
5. Bomba
6. Buoni Anni
7. Tpunto4
8. Meritiamo
Category : Recensioni
Tags : Electro Rock
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