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13th Dic2020

Fu Manchu – California Crossing

by Marco Pisano
California Crossing, settimo album in studio della stoner band statunitense Fu Manchu, come facilmente prevedibile dal nome e dalla copertina, contiene fortissimi richiami musicali, visuali e culturali alla California. Ascoltandolo, è praticamente impossibile non pensare alle vastissime e aride aree desertiche del Mojave e della Death Valley, o alle spiagge super affollate di surfisti e alle passeggiate di Santa Monica e Malibù, o alla sfavillante e seducente Los Angeles, o al meraviglioso Golden Gate di San Francisco. Non a caso, la California è uno dei luoghi natii della controcultura americana degli anni 60, patria della Silicon Valley e della rivoluzione digitale degli anni 70-80, di moltissimi gruppi musicali rock e non solo, che grande hanno reso l’America e la sua cultura musicale per buona parte del Novecento. E molte correnti del rock qui sono nate o hanno trovato terreno fertile per potersi sviluppare, crescere e diventare mature, si pensi alla psichedelia negli anni 60. Tra queste, c’è ovviamente lo stoner rock, nato nel torrido e polveroso contesto di Palm Desert.

E i Fu Manchu non perdono l’occasione, anche in questo lavoro, di ricordare al mondo che le loro radici musicali e geografiche appartengono indiscutibilmente alla California, ai suoi deserti e alle sue spiagge. Un groviglio di elementi surf, psichedelici, metal e hard sono il dna sonoro di questo album; i riff di chitarra, iper aggressivi, distorti e super fuzzosi, non tradiscono le attese, lasciando trasparire qua e là per gli orecchi più allenati anche influenze surf rock, oltre ai cari e vecchi riff ipnotici, monolitici e lisergici tanto cari allo stoner classico anni 90. Dietro le pelli, per l’ultima volta con la formazione dei Fu Manchu un vero e proprio monumento del panorama stoner, Brant Bjork, che, conclusa l’esperienza con i Kyuss qualche anno prima, ha nel frattempo trovato agevolmente una nuova sistemazione nei Fu Manchu, e credeteci, la sua impronta su quest’album si sente e come. Un drumming mai banale e scontato, sempre in grado di dare la giusta dose di cattiveria e di grinta a tutti i brani, sapendo essere monolitico e granitico quando occorre e morbido e delicato quando necessario. Veramente un gigante e un maestro. Anche la sezione di basso è all’altezza della situazione, una garanzia, una base compatta e solida su cui poter costruire un edificio sonoro di qualità.

Quest’album è un ideale compagno di viaggio, che vi invita a inforcarvi il casco o a salire in macchina e mordere l’asfalto, trasformandovi in viaggiatori in men che non si dica e dandovi il giusto spirito per divorare chilometri dopo chilometri senza sforzo alcuno. California Crossing, rispetto ad altri album classici dello stoner, risulta meno “duro e puro”, presenta un sound a tratti più orecchiabile e ammiccante ai passaggi radiofonici, o a sfumature surf- rock e rock’n’roll, oltre che psichedeliche e hard’n’heavy. Il risultato però è di assoluta qualità, non si corre mai il rischio di annoiarsi e non si può certo accusare quest’album di essere troppo piatto o scontato. In definitiva, i Fu Manchu hanno fatto centro, unendo la loro anima polverosa, lisergica e torrida dello stoner ad altre influenze e sonorità più da spiaggia e stradaiole, come il surf, il rock’n’roll e l’hard rock. Un mix frizzante, divertente e vivace, che vi terrà compagnia sia in viaggio che a casa, e vi farà sentire il profumo e l’odore della California.

Autore: Fu Manchu Titolo Album: California Crossing
Anno: 2002 Casa Discografica: Mammoth Records
Genere musicale: Stoner, Hard Rock Voto: 7,5
Tipo: CD Sito web: https://www.facebook.com/FuManchuBand
Membri band:
Scott Hill – voce, chitarra
Bob Balch – chitarra
Brad Davis – basso
Brant Bjork – batteria
Tracklist:
1. Separate Kingdom
2. Hang On
3. Mongoose
4. Thinkin’ Out Loud
5. California Crossing
6.Wiz Kid
7. Squash That Fly
8. Ampn’
9. Bultaco
10. Downtown In Dogtown
11. The Wasteoid
Category : Recensioni
Tags : Album del passato, Stoner
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