Shame On Youth! – Human Obsolescence

Nove tracce come dedica ad un tempo che non ci appartiene, che ci disorienta e fa sentire il peso dell’eredità che ogni generazione lascia alla successiva. Chitarre allo spasimo, fuzz tirati al limite e ritmi frenetici per un album registrato in presa diretta al Recording Studio di Padova. Dopo tutta questa negatività mostrata dalla band passiamo alla musica e ai testi del disco. La bravura compositiva dei quattro bolzanini (Bolzano e dintorni) è ben evidente. Loro vivono al centro delle Alpi, nella regione Trentino-Südtirol, tra l’Italia e l’Austria, in un angolo di quella che è già stata chiamata Mitteleurope. Valli in mezzo al nulla, piccoli villaggi, montagne, boschi e neve. Il campo da gioco è quello di un rock’n’roll moderno di stampo scandinavo o magari americano dark. 9 brani per un totale di soli 31 minuti e forse un richiamo agli Iron Maiden (il gruppo britannico più popolare di heavy metal anni 80) o ai californiani Guns N’ Roses, insomma peccano un po’ di originalità ma a questo mondo nessuno è perfetto. Le loro chiare influenze musicali riconoscibili vanno dal garage degli Stooges, al punk hardore dei Black Flag, dallo stoner rock dei Fu Manchu e Queens Of The Stone Age, al rock’n’roll dei Motorhead, a The Bronx, i Clutch per citarne solo alcuni. Le altre influenze credo (per i testi) non sono strettamente musicali, ma letterarie e immaginarie: distopia, ad esempio, che gli ha permesso di creare un mondo per definire le loro canzoni, come mostra il loro video di Uniform pubblicato anche come singolo.
Rock duro per la voce di Tomas Menapace (o degli altri in alcuni casi) grezza, intensa. Il canto si riallaccia al growl, tipico esempio di una evoluzione della voce semplicemente urlata del thrash metal. La voce growl (voce gutturale) è una tecnica vocale tipicamente impiegata nei sottogeneri più estremi dell’heavy metal e dell’hardcore punk e gli Shame on Youth! ne fanno buon gioco. 9 brani tiratissimi, voce roca, l’inarrivabile speed in cui vengono evocati i Sick Of It All, The Show Must Go Wrong piena di riff potenti, A Bunch Of Crap (I Don’t Care About) che si rifà a certo grunge e Mr. Crasher dal piglio decisamente metal punk. Una band che ha il suo seguito anche all’estero, Svizzera e Portogallo. Una miscela assai equilibrata di hardcore, del primo trash metal anni 80 ed una attitudine punk. Suoni distorti come growl, scream dissonanti con una sezione ritmica devastante e continui riff di chitarre dallo stile debordante.
Autore: Shame On Youth! | Titolo Album: Human Obsolescence |
Anno: 2020 | Casa Discografica: Go Down Records |
Genere musicale: Garage Punk, Stoner | Voto: 7 |
Tipo: CD | Sito web: https://www.facebook.com/shameonyouth |
Membri band: Tomas Menapace – chitarra, voce Matteo Cova – basso, voce Georg Pomarolli – chitarra, voce Federico Splendore – batteria | Tracklist: 1. Got No Choice 2. The Show Must Go Wrong 3. Seed 4. Mr. Crasher 5. A Bunch of Crap (I Don’t Care About) 6. Uniform 7. Fluke Of Faith 8. Premium 9,99 9. Demons Are Right |