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16th Feb2022

Andati, ma non dimenticati: in cielo si ascolta buona musica

by Francesco Lapiglia
Se c’è una scommessa che potete vincere senza problemi, e non stiamo parlando deibonus senza deposito di 2022, è che fare una lista dei grandi “caduti” del rock senza cadere nei cliché è impossibile. Soprattutto se si mira a non far arrabbiare nessuno, ma, beh, noi ci abbiamo provato quindi cominciamo subito.

Gary Moore

Tra i migliori chitarristi irlandesi, assieme a Rory Gallagher, Gary Moore può aver vantato una chitarra che ha saputo destreggiarsi abilmente dai territori hard rock ed heavy metal, basterebbe citare la sua amicizia e collaborazione con Phil Lynott dei Thin Lizzy, per poi approdare al blues. Un amore per un genere che, nonostante le proteste dei fan della prima ora, ha dato al suo nome la più che meritata notorietà anche al di fuori dei confini europei. Chiedetelo a Still Got the Blues!

Jeff Porcaro

Tutti noi conosciamo iToto, storica band statunitense che ha dimostrato come un gruppo di turnisti è in grado di sconvolgere le classifiche di tutto il globo terracqueo, un gruppo che ha cambiato stile e componenti lungo una carriera lunga più di 40 anni. Canzoni iconiche, alcune ridotte a meme come nel caso di Africa, ma che hanno comunque dimostrato tutta la preparazione tecnica dei loro musicisti. Tra i fratelli Porcaro Jeff è di sicuro quello che più viene alla mente quando si parla dei Toto. Un batterista incredibile, chiamato anche Mr. Shuffle, che ha prestato le sue bacchette anche ad artisti come Michael Jackson, Eric Clapton, Earth Wind & Fire, Bee Gees e così via.

Chris Squire

Più che un bassista potremmo definire Chris Squire come uno dei punti fissi di un progetto piuttosto “instabile” dal punto di vista della line up, e stranamente non stiamo parlando dei Megadeth di un iroso Dave Mustaine, dei britannici Yes. Dei capisaldi assoluti di tutto il progressive rock made in UK, assieme a nomi iconici come Genesis, King Crimson, Jethro Tull, Gentle Giant e così via, il bassista è stato l’unico membro a partecipare a tutti i dischi ed i concerti trovando anche del tempo per un po’ di discografia solista e collaborazioni varie. Un nome per cominciare? L’ex chitarrista dei Genesis, Steve Hackett, sa già come rispondervi.

Francesco Di Giacomo

Rimaniamo in territori progressivi, ma questa volta italiani, probabilmente la nostra scena è riuscita ad eguagliare se non a superare quella britannica in più di una occasione visto il successo di Orme, PFM, Goblin e così via, con una delle voci più iconiche di sempre. Ovvero quella del mitico Francesco Di Giacomo che, con il Banco del Mutuo Soccorso, ha portato il prog italiano verso territori inesplorati, poetici ed onirici in una maniera davvero unica. Recuperate ogni cosa!

Jeff LaBar

Che cos’è la sfortuna? Un gruppo come i Cinderella lo sa benissimo ed infatti rimangono tra le band hair metal, ma la contaminazione blues era davvero forte, ingiustamente più sottovalutate di sempre. Vuoi per il mercato discografico, vuoi per l’ascesa di altri gruppi, fatto sta che senza la chitarra di LaBar non avremmo potuto ascoltare dei capolavori come Night Songs, Long Cold Winter edHeartbreak Station!

Category : Articoli
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