Autokrator – Hammer Of The Heretics
Hammer Of The Heretics, nuovo lavoro degli Autokrator, è poco più di mezzora di brutale violenza industriale. Si apre con un intro death puro per poi sfociare in qualcosa di poco definibile ma non fastidioso. Un “cantato” soffocato quasi cavernicolo su riff pesanti e una batteria veloce e violenta. Ogni tanto compare qualche inserto stile film horror con grida, lamenti, rumori e carillon, ma poi è di nuovo brutalità. Veloce e violenta brutalità; con un sottofondo industriale che completa e confonde il tutto. La band parigina sorprende con un album a tratti angosciante ma di buona fattura, anche se talvolta sembra risultare un po’ troppo curato, quasi fosse un difetto alle latitudini dell’inferno. Autokratōr, dal greco antico, è traducibile come “colui che comanda secondo la sua volontà”, e mai nome fu più azzeccato. Il packaging è, nemmeno a dirlo, violento e brutale. Figure ambigue, catene e tanto sangue.
Un album che non lascia indifferenti. Breve ma brutale, a eccezione dei 3 minuti di Interlude, che, come l’intervallo di un film, servono per prendere fiato e ritornare alla realtà, prima del gran finale. Mostruoso.
Autore: Autokrator |
Titolo Album: Hammer Of The Heretics |
Anno: 2018 |
Casa Discografica: Krucyator Productions |
Genere musicale: Death Metal |
Voto: 7,5 |
Tipo: CD |
Sito web: http://autokrator.bandcamp.com/ |
Membri band: LF – chitarra David Bailey – voce Kevin Paradis – batteria |
Tracklist:
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