Lightpole – Dusk

La concentrazione è troppo forte e la curiosità mi spinge subito ad inoltrami nella loro realtà. Non vi è dubbio che la tendenza stilistica influisca appunto sull’immaginario ed in questo ambito lascio completamente liberare la mia coscienza in un percorso che permette il mio inconscio di creare nuove realtà. Con le prime note di The Hucksters’ Meal lo shock temporale apre ad una dimensione naturale, il paesaggio e le ambientazioni possono riconoscerci nelle geografie nordiche, ma la mia realtà costruisce infinite sfaccettature, modificando continuamente ogni cosa, ogni oggetto ed ogni panorama. Ascolto le note che i Lightpole mi offrono e confermano questa condizione. Le tastiere e chitarre in ambito elettronico, creano un tutt’uno e ti accompagnano subito: The Same Old Glory, un pezzo cristallino tendenzialmente “jazzato”, anzi armonicamente “swingato”. Sonorità dove appunto i colori dei synth, spaziano creando tonalità che ricordano il vibrafono. La voce di Eug sottolinea questa tendenza, anche la mia visione materializza questi impulsi in sensazioni astratte, cristallino luminose. What, You Leave Back ci apre improvvisamente in un paesaggio acquatico, dove la forza e l’energia di questo elemento si scontra con la terra. Un rock molto raffinato dove ogni strumento si intreccia e nello stesso tempo la voce emerge in maniera delicata ed armonica.
In The Founding Father ritorna il suono sintetico e cristallino simile al vibrafono, emerge la voce in questo caso graffiante e citofonata. La composizione rimane sempre ancorata all’ambientale, ma è più acida. Qui i colori si fanno sempre più determinati ed i dettagli della visione mi portano ad una astrazione cromatica che spaziano nella realtà pittorica del divisionismo e dell’arte concreta. Il minimale arriva con Colapse, l’intreccio delle note elettroniche essenziali, ma ricche di energia, spingono la mia immaginazione in un spazio corposo buio, o meglio nero, arricchito dalle note ad impulsi luminosi. Un ottimo pezzo molto sottile ed energico nella sua fragilità. Sansara, il titolo dice tutto. Le sonorità non devono ingannare e pensare ad una influenza tendenzialmente goa, al contrario i suoni, anche se sintetici, sono legati alle strumentazioni che ricordano l’oriente. Tutto comunque è rarefatto mentre le immagini visionarie offrono colori ben marcati e potenti, inseriti in un ambiente di tipo naturale. Euphelia, il rock è sempre corale ed ambientale. Le atmosfere sono nordiche ed anche il mio viaggio è molto indicativo e mi spinge ad una tonalità ambientale tendenzialmente rocciosa e bruna, quasi lavica. Shadows è per me un capolavoro compositivo. Strutturato in una parte cantata ed una parte completamente strumentale. Due variazioni che spingono in un determinato contesto. La parte strumentale per me è come il polline sui fiori. Invitante e coinvolgente dal punto di vista visionario. Il vortice delle note mi mettono in una condizione ormai in completa sintonia.
Questo primo album è ottimo sia in ambito musicale che nella sua tematica interiore. Ciò che ne ricaviamo nel messaggio che Lightpole ci hanno trasmesso sta nell’approccio con l’energia della natura e la potenzialità tecnologica della musica. Un aspetto che non vede conflitti tra loro, ma che può essere un esempio di pura convivenza creativa e costruttiva. Dal punto di vista grafico Dusk, si presenta con un paesaggio pittorico molto semplice, tecnicamente essenziale o naif . Un paesaggio dai colori bruni determinati, elementari e contrastanti. Nelloo sfondo un cielo sfumato in maniera netta che va dal rosso all’arancio. Un lampo che si ramifica, forse simbolicamente. L’intento è appunto portare l’attenzione alla forza ed all’energia. Credo che in questo caso la composizione pittorica andrebbe più curata, ma ciò che importa per noi è il contenuto che i Lightpole ci hanno meravigliosamente offerto.
Autore: Lightpole | Titolo Album: Dusk |
Anno: 2018 | Casa Discografica: Overdub Recordings |
Genere musicale: Alternative Rock, Electro Rock, Psichedelia | Voto: 8 |
Tipo: CD | Sito web: https://www.facebook.com/lightpoleband |
Membri band: Eug Iommi – voce, programmazione, cymbals Claudio Marcozzi – chitarre, voce, programmazioni, synth Davide Tossici – synth, tastiere, piano, basso Dominguez Marcos – batteria, percussioni, pad elettronico | Tracklist: 1. The Hucksters’ Meal 2. The same Old Glory 3. What You Leave Back 4. The Founding Father 5. Collapse 6. Sansara 7. Euphelia 8. Wakes 9. Shadows |