The Suricates – Storie Di Poveri Mostri
Togliamoci un po’ di peli dalla lingua. Verso la fine degli anni ’90 il rock in Italia sembrava che dovesse essere a tutti i costi alternativo. L’alternative, inteso come modalità di uso delle chitarre in uno scenario completamente nuovo e quasi mai aggrappato alla solita struttura in 4/4, divenne il dogma assoluto per cui le rock band potevano definirsi realmente moderne. Si sa che un filone artistico o esplode all’istante per poi spegnersi flebile oppure crea un tessuto ramificato e man mano si sviluppa dando vita ad una serie di rami, ognuno dei quali prende una strada propria. Di solito i rami prendono direzioni differenti ma se potessimo mettere il tutto su un range, su una linea retta, potremo collocare l’estremo dell’alternative rock come il post-rock. Laddove quindi si è voluto sperimentare a tutti i costi e rendere l’alternative ostico, ecco che giunge il post-rock e tutto ciò che è strumentazione, ambientazione, suoni diversi e regole del rock frantumate. I The Suricates, tramite il loro primo full lenght Storie Di Poveri Mostri, sono l’esaltazione di questo concetto e la dimostrazione di come estremizzare ancora di più gli sforzi di band che hanno cercato anni fa di rendere più moderno il rock.
L’album in particolare parte da alcune storie scritte da Antonio Dragonetti e messe in musica dalla band a cui si associano anche delle immagini, giusto per dare un senso più multimediale e quindi ancora più alternativo, in una scena in cui sempre più spesso si parla di musica e basta. Musicalmente i The Suricates non ci colpiscono, tendenzialmente si punta molto su tracce vestite da ambient e testi recitati (Il Teatro Degli Orrori). L’aspetto che va sottolineato è l’alto numero di strumenti adottati dalla band (violino e xilofono compresi) che dà sicuramente ricchezza al suono ma scivola via senza restare impresso più di tanto. Particolare il brano Le Streghe che inizia con una strofa quasi pop per poi aprirsi ad un ritornello cruento, a segnare la mutevole anima assunta dai The Suricates, anima che resta più coerente nelle varie tracce seppur sempre dura a digerire. Una proposta molto particolare, prevalentemente disegnata per chi è molto avvezzo alle sonorità post-rock.
Autore: The Suricates | Titolo Album: Storie Di Poveri Mostri |
Anno: 2014 | Casa Discografica: Autoproduzione |
Genere musicale: Post-Rock | Voto: 5 |
Tipo: CD | Sito web: http://thesuricates.bandcamp.com |
Membri band:
Alessandro Cicchitti – voce, tastiere Vincenzo Di Santo – batteria, tastiere, violino Armando Lotti – basso, contrabbasso, xilofono Daniele Paolucci – chitarra, synth, campionatore Filippo Maria Di Nardo – chitarra, batteria, synth |
Tracklist:
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