Saxon – Forever Free

Just Wanna Make Love To You viene eseguita con una sorprendente e piacevole grinta, tanto da far ulteriormente apprezzare la già storica traccia di Willie Dixon, il quale non si sarebbe certo aspettato che la medesima fosse “coverizzata” con piglio così aggressivo, laddove la sezione ritmica regge e tiene botta alla grande ai continui cambi di tempo che il brano esige e che qui vengono puntualmente e perfettamente eseguiti. Il chitarrone iniziale di Get Down And Dirty viene per caso eseguito da un certo Angus Young, qui guest star d’eccezione? Certamente no, ma l’impatto che le prime note della sei corde ha su chi ascolta è sicuramente simile a quello che si prova ascoltando un album degli “australiani”. Sta di fatto che qui ci troviamo di fronte alla coppia Oliver/Quinn ed a svisate che non ci si attende, anche se l’effetto sorpresa è esattamente lo stesso di cui sopra, solo che stavolta gli assist a sei corde sono di proprietà britannica, in un crescendo di assoli che pare non finire mai, mentre Byford ulula da par suo su di un brano ampiamente sopra la sufficienza. Si passa alla malinconia di Iron Wheels, con la quale Byff ricorda ed onora ancora una volta la memoria del genitore scomparso: parte del brano è ripresa di pari passo da Calm Before The Storm già presente in Destiny ma il tutto non dispiace affatto, potendo novellamente apprezzare la drammatizzazione che il singer insinua nella traccia, in cui si può respirare a piene mani la gioventù difficile, il cui cantato acuisce ulteriormente il senso di tristezza che pervade il brano.
Con One Step Away si torna fortunatamente ad una velocità di crociera più consona, grazie al vocione di Byff che stavolta torna a ruggire come si deve, mentre i chitarroni che lo accompagnano non lesinano ritmica e solismi sapientemente miscelati, tanto che l’impazienza di esplodere di questi ultimi non tarda a manifestarsi con potenza aggressiva ed ampiamente ripagata dal singer. Can’t Stop Rockin’ è un altro brano diretto, senza fronzoli od orpelli: asce ben mirate, drumming percussivo e basso di alta precisione puntellano una traccia magari non memorabile, ma che lascia gradevolmente colpiti per la sua tecnica esecutiva ed il cantato ancora sugli scudi: il tutto, a precedere altri assoli della coppia di axeman, sempre pronti ad azzannare il bersaglio grosso di un pentagramma sempre infuocato. Con Nighthunter torniamo al “canonico” brano hard’n’roll anni 80, “3 minuti 3” in cui velocemente si sussegue tutto il “necessario” in una traccia che si rispetti: strofa, ritornello ed assolo sono velocemente “enunciati” in una sequenza che più classica non si può, eppure, il risultato finale è più che degno per consentire alla band di portare legna in cascina. Rocamente, il Byff che non ti aspetti: Grind ed il suo intro ce lo consegnano al top dei suoi mezzi tecnici, capace di spaziare dallo “storyteller” delle prime battute del brano al quasi screamer del prosieguo; Glockler continua nella sua buona esibizione dietro le pelli, mentre i restanti musicisti si mantengono sulla loro linea tecnico-artistica di più che degni “compagni di merende” del Leader Maximo, con le asce a spaziare e macinare note su note ed il basso di Carter a dimostrarsi ancora una volta manna dal cielo per il gruppo.
Si chiude con Cloud Nine ed il decollo di un aereo a bordo del quale si imbarca alla grande tutto il quintetto con un brano spaccatimpani, pieno di chitarre in sottofondo, di drumming senza freni e di un Byff autentico pilota del tutto: elementare nella struttura, la traccia riesce tuttavia a sorprendere ancora per l’energia frizzante ancora nelle faretre dei Nostri, che fino alla fine offrono ritmo tirato e sparato che va a scemare in un finale colmo di crash e timpani che degnamente chiudono un altro album che sta avvicinando la band alla completa rinascita.
Autore: Saxon | Titolo Album: Forever Free |
Anno:1992 | Casa Discografica: Virgin |
Genere musicale: Heavy Metal | Voto: 6,5 |
Tipo: CD | Sito web: www.saxon747.com |
Membri Band: Byff Byford – voce Paul Quinn – chitarra Graham Oliver – chitarra Tim “Nibbs” Carter – basso Nigel Glockler – batteria | Tracklist: 1. Forever Free 2. Hole In The Sky 3. Just Wanna Make Love To You 4. Get Down And Dirty 5. Iron Wheels 6. One Step Away 7. Can’t Stop Rockin’ 8. Nighthunter 9. Grind 10. Cloud Nine |