Saxon – Saxon

Senza stacco, si passa al riffing impetuoso di Frozen Rainbow che scorrazza potentemente tra le righe con l’ausilio di una spontanea e solidissima sezione ritmica: nei due minuti di durata, la traccia è scoppiettante come solo i sassoni sanno e sapranno offrire, riprendendo in fretta il refrain della traccia precedente per giungere in fretta a dama con il complesso e tecnico drumming di Gill. Si passa velocemente a Big Teaser ed il duo a sei corde delle asce attacca solido verso il panorama ampiamente tratteggiato dalla voce grossa di Byff che dette alla grande i tempi già ampiamente velocizzati della traccia; non ci sono soluzioni di continuità nella “esposizione” dei fatti metallici, che vengono sapientemente preparati con un refrain accattivante e di non indifferente portata, pur senza riffoni, il brano si snoda bene con una certa logica e di buon supporto sonoro. Il potente drumming iniziale di Judgement Day rivela un brano che con coerenza si dipana con una base potente ed al tempo stesso molto melodica, per quanto di ragione. Ancora relativamente “acerba” purtuttavia la voce del singer è già marchio di fabbrica senza che la band debba usare tempi morti con filling di chitarra, che anzi si rivela una buona base “slide” per far tornare il brano nell’alveo naturale di un sano metal non privo di qualche raffinatezza, come ad esempio il tecnicamente impeccabile lavoro delle asce che divengono ossessive e martellanti in quello che sarà il loro futuro segno distintivo, ovvero quello di un riffing partecipato a quattro mani con il rispetto reciproco delle posizioni.
Stallion Of The Highway dura i “canonici” tre minuti, e nemmeno: ma ciò non impedisce ai Nostri di esibirsi in una esecuzione forte e decisa, con le sei corde che forniscono una buona base veloce e scorrevole che vede alla fine del corridoio una ennesima buona prova delle due chitarre che il duo Quinn/Oliver elargisce a pieni plettri, fornendo al singer la “scusa” per alzare ancor più i toni ed i tempi di scorrimento della traccia. Si prosegue con Backs To The Wall in un con la buonissima prova al basso di Dawson che disegna linee sonore davvero interessanti e di ritmica notevole: la voce di Byff è sempre poderosa, mentre il duo di asce non lesina note a ripetizione ed il drumming del fido Gill pare davvero mulinare fendenti a destra e manca. Le tempistiche sono ancora leggermente “elementari”, ma non mancano già di una solidità di fondo che attira le attenzioni. Still Fit To Boogie è un simpatico hard’n’ roll che potrebbe addirittura invitare al pogo sfrenato, pur nella semplicità e delle battute e del cantato; meno male che Carrere si tiene ben stretti i suoi protetti e ci crede ciecamente anche in questi frangenti relativamente più rilassati, salvo poi venire il tutto spazzato via da una cascata di riffoni brevi ma intensissimi.
Si chiude con la marzialità di Militia Guard, laddove i ritmi appunto incalzanti e militareschi sono dettati alla grande dal drumming di Gill che, coadiuvato da una insinuante ascia di accompagnamento che si trasforma anche temporaneamente in slide, accompagnano fedelmente il cantato di Byff che qui si scopre anche ottimo intrattenitore vocale con una prestazione intensa e solidamente drammatizzata, tanto per non dimenticare le origini sue e della band, che si appresta a raggiungere in fretta le vette dell’eccellenza musicale ed artistica.
Autore: Saxon | Titolo Album: Saxon |
Anno: 1979 | Casa Discografica: Carrere Records |
Genere musicale: Heavy Metal | Voto: 7 |
Tipo: CD | Sito web: http://www.saxon747.com |
Membri Band: Peter ‘Byff’ Byford – voce Paul Quinn – chitarra Graham Oliver – chitarra Steve Dawson – basso Pete Gill – batteria | Tracklist: 1. Rainbow Theme 2. Frozen Rainbow 3. Big Teaser 4. Judgement Day 5. Stallion Of The Highway 6. Backs To The Wall 7. Still Fit To Boogie 8. Militia Guard |