In pensione a 74 anni: molti lavoratori non potranno accedere a 67 anni, le ultime novità che non piacciono ai lavoratori

Andare in pensione a 74 anni, le nuove regole imposte dalla legge: quali sono le previsioni per i lavoratori di oggi

L’idea di andare in pensione a 74 anni sembra lontanissima e irraggiungibile, ma per molti giovani lavoratori italiani, questa potrebbe diventare una realtà. Il panorama pensionistico in Italia sta subendo cambiamenti importanti.

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La pensione diventa sempre più un miraggio per i giovani – Rockgarage.it

Le attuali prospettive destano preoccupazione tra le nuove generazioni, le quali si stanno chiedendo se mai riusciranno ad ottenere la pensione. La sfida è nata dall’importo delle pensioni, uno dei problemi più pressanti perché i giovani lavoratori, in particolare quelli sotto i 25 anni, guadagnano in grande maggioranza solo il 40% della retribuzione media.

Mentre quelli tra i 25 e i 34 anni raggiungono il 78%. Questa disparità economica tra le diverse fasce d’età mette in luce una differenza significativa che influisce sulle pensioni future e ci si chiede quale sarà l’Impatto della situazione precaria e della discontinuità lavorativa, alla quale andiamo in contro.

In pensione a 74 anni, tutti i dettagli

Maria Cristina Pisani, del Consiglio Nazionale Giovani, evidenzia l’impatto devastante, particolarmente sentito tra i giovani e le donne. Questo fenomeno non solo rende difficile l’ingresso nel mercato del lavoro, ma destabilizza gli accordi tra datore di lavoro e lavoratore a livello contrattuale e i vari livelli retributivi, complicando la costruzione di una carriera solida e remunerativa.

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Per garantirsi la pensione è bene prepararsi in anticipo e risparmiare denaro – Rockgarage.it

La demografia è piuttosto sfavorevole insieme al sistema contributivo puro sono altri fattori che complicano la situazione. Secondo Eures, i lavoratori dipendenti sotto i 35 anni potrebbero dover lavorare fino a quasi 74 anni, con assegni pensionistici previsti intorno ai 1.577 euro lordi mensili. Per i lavoratori autonomi, l’importo è di circa 1.650 euro lordi mensili, evidenziando una sicurezza finanziaria dopo la pensione sempre più in dubbio.

Si fa appello per una pensione di garanzia. Alessandro Fortuna, con delega alle politiche occupazionali e previdenziali, sottolinea come il sistema pensionistico attuale si stia prolungando nel tempo con le disuguaglianze di reddito, penalizzando i lavoratori che hanno un basso stipendio.

Il Consiglio Nazionale dei Giovani propone l’introduzione di una pensione di garanzia per i giovani, accompagnata da misure di sostegno per affrontare periodi di formazione, discontinuità e fragilità salariale. L’incertezza sul futuro delle pensioni in Italia rappresenta una vera minaccia per la sostenibilità del sistema previdenziale a livello nazionale.

La necessità di riforme e interventi mirati è urgente per garantire un futuro finanziariamente sicuro alle nuove generazioni. Affrontare queste sfide richiede un impegno concreto e tempestivo per costruire un sistema previdenziale uguale per tutti e sostenibile, garantendo sicurezza e stabilità per tutti i cittadini durante il corso del tempo.

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