Il segreto per dimagrire? La consistenza del cibo: perché quello croccante è perfetto per perdere peso | Il nuovo studio

Non è (sempre) vero che per dimagrire bisogna rinunciare ai piaceri del palato. Ecco la sorpresa emersa da una nuova ricerca.

Dimmi quanto scrocchia e ti dirò quanto dimagrirai. Si può sintetizzare con questa battuta la conclusione di un nuovo studio in materia di dieta e alimentazione. Pensavate che per smaltire i chili di troppo e riportare il vostro organismo sulla retta via fosse necessario somministrargli vagonate di acqua, verdure bollite, brodini e mele cotte? A quanto pare, non è affatto così. Gli alimenti veramente “dietetici” potrebbero essere sfiziosi come uno snack.

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La consistenza del cibo aiuta a dimagrire (Rockgarage.it)

Mangiare cibi croccanti, dunque, aiuterebbe a perdere peso. I ricercatori dell’Università di Wageningen, nei Paesi Bassi, hanno appurato che somministrando pasti di diversa consistenza ai partecipanti allo studio, chi consumava quello più croccante assumeva il 26% in meno di calorie. Perché?

Se croccante fa rima con dietetico: come dimagrire

I cibi croccanti, spiegano gli autori dello studio pubblicato sull’American Journal of Nutrition, aiutano a mangiare meno e, dunque, favoriscono la perdita di peso. C’è da dire che la ricerca ha visto un numero ristretto di partecipanti (solo 50) ed è durata per un tempo limitato, per cui le conclusioni vanno prese con le pinze. Ma il concetto di fondo è assodato e convincente: il tempo di masticazione gioca un ruolo decisivo ai fini del senso di sazietà, per cui incide sulla quantità di cibo assunto e sul relativo apporto di calorie.

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La consistenza del cibo aiuta a dimagrire (Rockgarage.it)

Ai partecipanti allo studio sono stati somministrati quattro pasti simili in termini di gusto, soddisfazione e calorie, ma con consistenze e gradi di lavorazione diversi. Un’opzione, per esempio, era composta da riso, insalata croccante, un petto di pollo, una mela fresca e uno yogurt denso e non aromatizzato.

Un’altra prevedeva bocconcini di pesce, purè di patate, insalata di cavolo, mango morbido in scatola con yogurt aromatizzato. Morale: più il cibo era “solido”, più durava la masticazione e prima arrivava il senso di sazietà (per cui meno calorie venivano assunte). In particolare, la forbice calorica tra il pasto meno elaborato e quello più elaborato è risultata notevole: un “salto” da 483 a 790 calorie, dovuto semplicemente alla diversa velocità di ingestione.

Quindi, da oggi in poi per dimagrire potremo provare a mangiare piatti più croccanti, per vedere se lo studio dell’Università di Wageningen ha colto nel segno. Provare non costa nulla e se poi i risultati ci sono, bisogna solo continuare.

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