Affitti: leggi cambiate ed arriva la stretta, cosa fare subito

Per tutti coloro che danno in locazione un appartamento ci sono molte novità in tema di affitti con la Legge di Bilancio. Ecco cosa cambia.

Con la Legge di Bilancio 2024 cambiano molte cose per chi concede in affitto un appartamento. La Manovra ha infatti cambiato le regole in materia di cedolare secca e di affitti brevi, sempre più scelti invece che quelli lunghi.

Bonus affitto: tante novità in arrivo
Tante novità in arrivo in tema di affitti nella nuova Legge di Bilancio – rockgarage.it

Ecco tutte le novità e cosa conviene fare subito per risparmiare quando si da in locazione un abitazione.

Tutte le novità in materia di affitti sulla Legge di Bilancio 2024

Fra le novità della nuova Legge di Bilancio 2024 c’è la modifica alla tassazione sugli affitti brevi, sempre più scelti da chi concede un immobile in locazione. In pratica il locatore potrà optare tra cedolare secca e Irpef.

Per fare questa scelta bisogna però fare delle considerazioni: fino al 2023 la cedolare secca è calcolata al 21%, ma tale percentuale potrebbe cambiare alla luce delle proposte nella nuova manovra di bilancio. Pare infatti che questa percentuale rimarrà valida da gennaio 2024 solo per il locatore che mette in affitto una sola abitazione.

Affitti: tutti i cambiamenti in manovra
Tutte le novità in materia di affitti sulla Legge di Bilancio 2024 – rockgarage.it

L’aliquota aumenta nel caso in cui le abitazioni da dare in locazione aumentano da 2 a 4. In questo caso, infatti, la percentuale della cedolare secca sarà del 26% per ogni casa data in affitto, compresa la prima. Invece, dalla quarta abitazione in locazione in poi, valgono le regole attualmente in vigore, cioè che verrà tassata con Irpef e cedolare secca.

Queste proposte che dovrebbero entrare in vigore a partire dal prossimo anno, servono probabilmente per incentivare i locatori ad affittare i propri immobili con dei contratti ordinari e non brevi. Tuttavia, la scelta di un contratto di affitto breve a volte è obbligata perché mancano le garanzie per poter optare per un contratto ordinario. Altre novità in tema di affitti che dovrebbero entrare in vigore nel primo anno si avranno in tema di Irpef. Infatti la prima aliquota sarà accorpata al 23% per tutti quei redditi imponibili fino a 28.000 euro.

Alla luce di queste modifiche, ci si potrebbe chiedere se la cedolare secca convenga ancora. Ognuno può trarre le proprie conclusioni. Si può però consigliare l’Irpf nel caso in cui si abbia diritto a detrazioni, come bonus edilizi o contributi previdenziali, superiori al reddito imponibile. L’Irpef conviene sempre quando le addizionali regionali e comunali sono basse e l’imponibile è inferiore ai 28.000 euro del primo scaglione. La cedolare secca è invece consigliabile negli altri casi in cui si voglia dare in locazione un immobile, anche laddove la percentuale sia del 26%.

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