Playhard@Mr. Fantasy (MI)

E così sono stati pescati dal cilindro tutti i nomi importanti che hanno fatto questo genere come Ronnie James Dio, tramite il suo progetto Dio, Rainbow, Whitesnake, ma quello che ci ha colpiti è l’intenzione dimostrata dalla band di “uscire” da questa cornice e proporre anche qualche brano di stampo heavy metal classico, brani targati Saxon (Princess Of The Night) e Judas Priest (Electric Eye). E se le band erano super-conosciute le tracce non lo erano per tutti, nel senso che i Playhard non hanno voluto “giocare facile”, così accanto a pezzi molto noti hanno voluto piazzare brani più ricercati come per il gruppo di David Coverdale per il quale si è scelto sì Here I Go Again ma anche Fool For Your Loving, o per Ronnie James Dio per cui la scelta di Stand Up And Shout era comoda (ma anche eccitante) ma meno lo era la meno popolare Black Masquerade targata Rainbow (periodo White, non Ronnie) o Still Got The Blues di Gary Moore.
Abbiamo sentito la mancanza di qualche pezzo targato Kiss, che sicuramente avrebbe dato ancora più lustro alla setlist, ma in generale siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla resa di questi quattro musicisti che, puntando anche su qualche inedito in più, posso a nostro parere rendere il moniker Playhard ancora più sostanzioso.
Live del 25 maggio 2019
Si ringrazia Katia Paravati per la foto