Management Del Dolore Post-Operatorio+Special Guest@Circolo Magnolia
Il Wow Festival ha rappresentato l’ennesima (ma sempre apprezzatissima) occasione di creare un fenomeno multi-artistico, dinamica relativamente frequente nella città di Milano ma di cui non tutti hanno compreso il potenziale. L’evento-concerto, inteso sotto forma di palco e sequenza di band, si sta dimostrando un’idea talvolta obsoleta negli ultimi anni e sempre più frequenti sono le rassegne che ospitano altri artisti o creativi in grado di offrire prodotti o esperienze significative. Proprio per questo, in occasione della data al Circolo Magnolia erano presenti illustrazioni e serigrafie, una distribuzione di vinili, una fanzine e uno spazio dedicato ai videogiochi degli anni 80, disponibili per partite tra un’esibizione e l’altra. Esperimento molto apprezzato anche se a nostro parere il tentativo di commistione delle arti dovrebbe essere spinto in maniera più energica, con più spazio destinato e una natura maggiormente esperienziale anziché legata al solo merchandising. Ma questa non è una critica, piuttosto un suggerimento per il futuro.
Al centro di tutti c’era comunque la musica che ha iniziato a impossessarsi del dovuto spazio con l’ingresso dei Gospel, band proveniente da Luino che ha subito espresso un buon carisma musicale. Un tuffo nel passato quando sono comparse le loro sonorità oscure e un certo concetto di rock’n’roll, non sempre impostato sulla ritmica bensì sul suo onorevole compito di indottrinare le generazioni: questo il rock sanguigno e a tratti psichedelico dei Gospel, molto incentrato sulla componente stilistica (e potremo dire cantautorale) di Lorenzo Balice, vero ideatore del sound della band; ammettiamo però di aver apprezzato il contributo del bassista in primis oltre che quello degli altri due componenti. Un album in uscita da cui è stato proposto La Rivalsa in apertura, e una serie di tracce con trame e sfumature diverse, presentando una realtà che approccia il pubblico e il live con estrema semplicità e con altrettanta pacatezza imposta un sound convincente. Ci sono piaciuti.
Tempo di un giretto per il locale e gli Usual hanno varcato il palco con gli strumenti al seguito. La band ha macinato chilometri, provengono da Riva del Garda, dimostrando anche loro un completa agiatezza nel dominare il palco del Magnolia (non di certo un palco piccolo). Dopo un’intro strumentale hanno subito coinvolto i presenti (cosa non facile per una band emergente che gioca fuori casa). Il loro imprinting è stato molto più elegante seppur, quando è stato il momento, il drumming si è fatto sentire. Proprio quella data è stata importante per loro visto che coincideva con la pubblicazione del primo EP della band, Just Feel Alright, presentato per intero live insieme ad una cover dei Pixies. L’esibizione è piaciuta ma soprattutto ha dimostrato che la band ha voce in capitolo nella scena attuale, una voce raffinata ma che sa arrivare dritta al punto senza sperimentalismi di sorta. Li attendiamo al varco del full-lenght per la prova definitiva.
E poi sono arrivati loro. I Management Del Dolore Post-Operatorio sono all’inizio del loro nuovo tour, un tour che porta in giro il nuovo album Un Incubo Stupendo e che rappresenta un punto di svolta, non solo sulla carta. Line-up stravolta: restano solo Luca Romagnoli e Marco Di Nardo che sono accompagnati dal trio I Muri; l’apporto di una seconda chitarra, elemento nuovo per la band che ha obbligato a rivedere alcune parti; brani meno ritmici e molto più concentrati su poetica e armonie; nuovo tour da collaudare, non a caso i MaDeDoPo sono oggi alla seconda data di un viaggio che proseguirà almeno per due mesi, con un Luca che abbraccia un look nuovo ma con la solita lingua pungente che lo ha contraddistinto da sempre. Attesissimi, non hanno deluso i loro fan con la tanta musica offerta, il loro stile depressivamente indie rafforzato dalla filosofia per nulla spicciola delle liriche e dei discorsi che Luca Romagnoli ha regalato al suo pubblico, sicuramente concetti in controtendenza rispetto alle classiche filastrocche trite e ritrite delle band coetanee. Tantissimo spazio all’ultimo album dal quale sono stati proposti Il Mio Corpo, Una Canzone d’Odio, Il Tempo Delle Cose Inutili, Il Vento, Un Incubo Stupendo, Esagerare Sempre, Naufragando e ripescaggi vari da tutti gli album partoriti dalla band. Per noi i momenti più intensi sono stati La Pasticca Blu con il pubblico ancora caldo e Pornobisogno che rappresentano alcune delle tracce che più hanno spinto i MaDeDoPo al grande pubblico (pur essendo brani intensi e coinvolgenti), mentre i presenti hanno apprezzato maggiormente i ripescaggi da Auff!! come la titletrack e Norman.
Dal vivo i nuovi brani sono risultati meno intensi dal punto di vista ritmico e molto più debitori al precedente I Love You che al più interessante McMAO. C’è stato l’ovvio momento per l’encore con in chiusura Lasciateci Divertire, pezzo che rappresenta il “Management-pensiero” dopo un po’ di tristi elucubrazioni, ciliegina di uno show in cui i ragazzi hanno dato tutto, Luca si è scatenato come suo solito con tanto di immersione tra il pubblico sul finale e gioia degli astanti per le emozioni dei pezzi più conosciuti rivissute insieme. Prossimamente valuteremo Un Incubo Stupendo anche in versione studio e approfondiremo meglio come si relaziona rispetto ai suoi predecessori. Il live di oggi ci suggerisce che non si tratta di canonica maturazione bensì di evoluzione.
Setlist Management Del Dolore Post-Operatorio:
Il Mio Corpo
Una Canzone d’Odio
La Pasticca Blu
La Scuola Cimiteriale
Amore Morghese
Il Tempo Delle Cose Inutili
Le Storie Che Finiscono Male
Il Vento
Un Incubo Stupendo
Il Mio Giovane E Libero Amore
Norman
Esagerare Sempre
Encore:
Naufragando
Pornobisogno
Auff!!
Oggi Chi Sono
Lasciateci Divertire
Live del 15 marzo 2017