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18th Lug2012

Soyuz – Back To The City

by Rod

I suoni rock alternativi di nuova generazione esplosi già da qualche tempo sui palchi di mezza Europa, hanno inevitabilmente contagiato le cantine e le sale prova italiane, influenzando a macchia d’olio il gusto musicale e l’espressione artistica di molte giovani band che muovono a vario titolo i primi passi nel panorama musicale nostrano. I Soyuz sono sicuramente una delle formazioni maggiormente rappresentative di questa scena. La band, attiva dal 2007, si ripresenta al pubblico dopo il disco d’esordio, con il nuovo Back To The City, seconda fatica discografica del trio vicentino. Le 12 tracce contenute in questo lavoro, rigorosamente interpretate in lingua inglese, rispecchiano appieno quel concetto metropolitano che titolo e artwork intendono esprimere: un viaggio musicale lungo i binari del vivere odierno in cui la forma canzone diventa un fotogramma emozionale in appendice al grigiore scenario quotidiano. Apre il disco Left Unsaid, brano che insieme a Perfect Day, Calling e True Show, Fake Reality!, rappresenta il lato malinconico e riflessivo del combo veneto. Brani, questi ultimi, fatti di costruzioni semplici ed efficaci, idonei a quel taglio low sound che identifica maggiormente queste tracce rispetto alle altre. Esplosività rock maggiore la si incontra in I’ll Be Back, When I Look At You, e (Here Comes) The Rain, tracce in cui il dna alternative della band mostra finalmente gli artigli, offrendo distorsioni che ben impattano lo spessore portante della sessione ritmica Sprocati/Lo Giudice.

Dead Cars And Broken Hearts è una traccia godevole ed allo stesso tempo accattivante, liberamente ispirata, a nostro giudizio, al sound che griffa da tempo lo stile dei più noti The Kooks. Blind è la ballad del disco, un’ottima prova in songwriting che, seppur contraddistinta dal tipico sound Soyuz, nel divenire ricorda alcune soluzioni vocali e strumentali tipiche del movimento brit-pop. Becoming e Back To The City, hanno invece un taglio veloce e radiofonico, ed una identità pop che ne cadenza irrimediabilmente il passo. Buone magari per un’estate o due, ma, in tutta sincerità, decisamente al di sotto del livello medio del resto dell’album. La title track è stata inoltre scelta come primo singolo dell’album con tanto di video musicale reperibile in rete: peccato, poiché questa traccia non rispecchia del tutto la vera l’identità artistica dei promettenti Soyuz oltre a non esprime appieno i valori musicali contenuti in questo interessante episodio discografico della band.

Autore: Soyuz Titolo Album: Back To The City
Anno: 2012 Casa Discografica: Black Nutria Label
Genere musicale: Rock, Alternative Voto: 6,5
Tipo: CD Sito web: http://thesoyuz.com
Membri band:

Mauro Poli – chitarra, voce

Giulio “John” Sprocati – basso

Marco Lo Giudice – batteria

Tracklist:

  1. Left Unsaid
  2. Back To The City
  3. Everything Is Clear
  4. Becoming
  5. Blind
  6. I’ll Be Back
  7. When I Look At You
  8. Dead Cars And Broken Hearts
  9. Perfect Day
  10. True Show, Fake Reality!
  11. (Here Comes) The Rain
  12. Calling
Category : Recensioni
Tags : Alternative Rock
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