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25th Lug2012

Darkthrone – Circle The Wagons

by Alberto Vitale

Se FOAD è stata la seconda svolta dei Darkthrone, la prima fu dal death metal al black metal, la seconda li ha visti declinare totalmente verso il black’n’roll, allora Circle The Wagons è l’affinamento della band appunto in questa seconda direzione. Se FOAD aveva un approccio quasi parodistico al metal, fissandolo con citazioni alla vecchia scuola dell’heavy metal, e proponendo anche canzoni ironiche ma dalle intenzioni celebrative, vedi Canadian Metal, Circle The Wagons è l’architettura definitiva dell’andamento musicale scelto dai Darkthrone. L’atteggiamento alcolico del duo norvegese non è annacquato, la musica è sempre ruvida, gli accordi base sono sempre quei quattro che strutturano i pezzi. I riff marciscono perché ripresi e suonati fino allo stremo, mentre le voci di Nocturno Culto e Fenriz sono gelide a tratti stonate, volutamente, e impegnate a fare cose che nemmeno potrebbero. Ma loro sono i Darkthrone: “anti, “contro”, anticonformisti, assolutisti, irrispettosi, eccentrici…cosa ancora?

Speed metal o heavy metal in stile NWOBHM che sia, l’apertura dell’album è affidata a Those Treasures Will Never Befall You. Voce semplice e casalinga, sforzata o iraconda che sia è tutto un riprendere il vecchio heavy metal e passarlo come una seria esaltazione del riff semplice e diretto, ma anche cavernoso e arcigno. Battono come ossessi i due e la canzone punge i nervi tatuandosi su quelle fibre. Running For Borders incede su un 4/4 moderato, ma è I Am The Graves Of The 80’s che in poco più di 3’ sigilla ogni tentativo di prendersi troppo sul serio e rimettere in corsa la band su territori classic metal, svolti con selvaggia maestria e ironica volontà di trasfigurare vecchi cliché stilistici. Tutto Circle The Wagons vive su variazioni più sensibili e meno spavalde rispetto a FOAD o forse sono solamente più macchinose. Infatti Stylized Corpse si arrocca in una sorta di heavy/doom mai sentito prima nelle partiture di Nocturno Culto (si deve forse risalire a Total Death). Circle The Wagons è un outtake degli Iron Maiden? No, sono sempre Fenriz e Nocturno Culto che giocano (nel vero senso della parola) con cose trovate in soffitta o forse nella loro collezione di album a 33 giri. Un inno dal ritornello accattivante, un’andatura coinvolgente, le voci messe in piedi con serena e gioiosa modalità. Heavy metal ripreso e suonato con l’anima nera di due black metaller. Black Mountain Totem è la canzone che ricorda maggiormente la linea stilistica dei riff di FOAD. Altro brano esemplare è Bränn Inte Slottet. Atto conclusivo dell’album, aperto da un coro in crescendo, riffoni che ricordano i Black Sabbath, in maniera accelerata, i Darkthrone stessi a velocità moderate per questa conclusione che è una strumentale.

Pubblicato nel marzo del 2010, Circle The Wagons guadagnò diversi consensi positivi, ma anche qualcuno che seppellivano questa seconda escursione dei due norvegesi nel black’n’roll. Rispetto al precedente FOAD, questo lavoro ha qualcosa in meno in immediatezza, ma non si discosta dalla linea tracciata da quel precedente album. Non mancano episodi di mestiere, ma i momenti migliori e superlativi sono altrettanto pochi. L’album diventa una conferma di quella volontà di cambiare, di esporsi su altri territori e apparire sinceri in questo atto di devozione verso l’heavy metal pur giocandoci sopra con ironia. Risultato? Un album godibile per i fan veri, meno interessante per chi invece non è un devoto assiduo del culto di Darkthrone.

Autore: Darkthrone Titolo Album: Circle The Wagons
Anno: 2010 Casa Discografica: Peaceville Records
Genere musicale: Black Metal Voto: 6
Tipo: CD Sito web: http://www.darkthrone.no
Membri band:

Nocturno Culto – voce, chitarra, basso

Fenriz – batteria, chitarra, voce

Tracklist:

  1. Those Treasures Will Never Befall You
  2. Running For Borders
  3. I Am The Graves Of The 80’s
  4. Stylized Corpse
  5. Circle The Wagons
  6. Black Mountain Totem
  7. I Am The Working Class
  8. Eyes Burst At Dawn
  9. Bränn Inte Slottet
Category : Recensioni
Tags : Black metal, Darkthrone
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