Marco D’Andrea – Everything I Have To Say…
Cerchiamo subito di essere chiari. Non conoscete Marco D’Andrea? In realtà il suo nome nel raggio di azione dei chitarristi solisti è nuovo, anche visto che questo Everything I Have To Say… rappresenta il suo debutto come musicista solista, anche se in realtà si tratta di un artista già rodato per la scena rock/metal nazionale. Chitarrista dei Planethard (che hanno aperto concerti a gente come Gotthard e Europe), Marco studia e pratica la chitarra da oltre quindici anni e nel corso di questa lunga scuola ha approfondito i genere più variegati, dal rock al jazz, dall’hard rock al flamenco. E questa varietà stilistica, in parte si nota: passaggi più marcatamente metal come Sandstorm, si differenziano dalle parti acustiche di The Unsaid Words o dalla lenta A Deep Breath, nel complesso però bisogna ammettere che i prodromi di un classico lavoro da chitarrista solista ci sono tutti. Non è solo l’assenza di linee vocali su tutti i brani e la chitarra sapientemente messa in risalto in fase di missaggio che ci fanno percepire ciò, ma anche un attaccamento a certi solismi che sicuramente piaceranno ai palati più legati alla sei corde ma che rischiano di non aggiungere nulla a quanto di già sentito per tutti gli altri.
La tecnica c’è, questo va sottolineato, probabilmente anche molta di più rispetto a colleghi (anche con qualche anno di più alle spalle) della scena rock italiana, ma Marco avrebbe potuto contaminare di più le sue radici cultural-musicali per dar vita a qualcosa di più sperimentativo e meno consono ai clichè a cui artisti come Satriani, Steve Vai (e soprattutto tutti i chitarristi con una profonda base hard rock come Slash) ci hanno abituati. The Journey contiene degli elementi interessanti, un sound concettualmente molto più da band all’unisono che da artista solista, anche se poi sfocia nei vari assoli; finale simile per Flying After The Rain, un brano morbido e aperto agli ascolti più variegati, che contiene quel refrain orecchiabile ma che poi termina la sua eco nel tecnicismo più puro che sale a galla. È come se le idee sulle quali costruire ogni singolo brano ci siano nella mente dell’artista ma poi lungo la traccia stessa non vengano sapientemente sviluppate e lascino spazio alla tecnica pura che emerge appiattendo un pò il lato più creativo dell’album.
Questo è il leitmotif che si ripete lungo l’intero lavoro, con l’eccezione della quasi ballad Why che riesce a mantenere una melodia romantica nel suo corso senza strafare, creando una composizione che vive di una sua forma al di là del lavoro solista di Marco. Davvero piacevole ascoltare Funk My Baby… il cui titolo annuncia già la matrice di base su cui si muovono gli oltre quattro minuti: è questa la divagazione che più ci ha colpito di Everything I Have To Say… e una delle tante espressioni su cui vale la pena di apprezzare questo musicista.
Autore: Marco D’Andrea | Titolo Album: Everything I Have To Say… |
Anno: 2012 | Casa Discografica: Autoproduzione |
Genere musicale: Rock, Heavy Metal | Voto: 6 |
Tipo: CD | Sito web: http://www.marcodandrea.it |
Membri band:
Marco D’Andrea – chitarra Fernando De Luca – basso Stefano Arrigoni – batteria Alessandro Giulini – tastiere |
Tracklist:
|
[…] MARCO D’ANDREA opening MARK TREMONTI – 9 febbraio 2013 – Review by Rockgarage.it: http://www.rockgarage.it Video Live: Marco D’Andrea + Mark Tremonti 02/09/13 @ Magazzini Generali: videos Photos by […]
Like or Dislike:
0
0