Motörhead+Pino Scotto@Ippodromo (MI)
Il 24 giugno 2014 è stata una data importante per tutti gli appassionati di rock e heavy metal, di quello intransigente, grezzo e senza peli sulla lingua. Due pesi massimi di questo “modo di intendere” la musica, di questo stile di vita, si sono incontrati sullo stesso palco. I Motörhead di Lemmy Kilmister, personaggio centrale per il rock’n’roll lurido e diretto che esce da grossi problemi di salute che gli avevano impedito di esibirsi dal vivo anche dalle nostre parti e Pino Scotto, se vogliamo per alcuni versi (forse esagerando un pò) la versione italiana di Lemmy, il suo alter ego disegnato per combattere le abitudini scarne e populiste dell’italiano medio. Due musicisti di spessore, evitati come la peste dai personaggi costruiti a tavolino, due piccoli grandi “eroi” che si battono tutt’oggi contro il falso rock e il falso metal, usando le armi più utili a questo tipo di battaglia, ovvero vattaggio altissimo e Jack Daniel’s a fiumi.
Diciamo subito che abbiamo varcato l’ingresso dell’ippodromo di Milano con un pò di timore. L’immagine di Pino che avrebbe sparato a zero contro i politici italiani, contro i mondiali di calcio e contro i suoi soliti nemici (talent show, televisione e tutto ciò che è costruito con la mente e non con il cuore) di certo non avrebbe creato lo spirito giusto per un evento in cui comunque erano i Motörhead il nome principale della scena. Per fortuna siamo stati smenti: Pino è salito ad orario da copione sul palco, con la sua band davvero valida e nei 45 minuti a disposizione ha concentrato tutta la sua attenzione sulla musica. È stato proposto qualche brano di Vuoti Di Memoria, ultimo lavoro in studio che ripropone cover della sua formazione giovanile, oltre che i vari pezzi che vengono offerti in pasto ai suoi ascoltatori di sempre. Una bella esibizione la sua, carica come sempre con dei musicisti davvero magistrali ad alimentargli la carica. Assolutamente all’altezza del nome che di lì a poco si sarebbe esibito.
Altro segno di puntualità. Alle 22:00, minuto più minuto meno, i Motörhead di Lemmy salgono sul palco sotto un boato immenso e migliaia e migliaia di fan con la maglia della band con tanto di Snaggletooth ben esposto su sfondo nero. La band aveva annunciato che per questo ritorno avrebbe proposto brani pescati un pò da tutta la loro carriera e infatti non sono mancate sorprese nella scelta delle tracce: l’opener del concerto, Damage Case, la diceva lunga sulle influenze meno estreme a cui la band ha puntato e anche altri momenti, come Rock It raramente proposta dal vivo, non erano per nulla banali anche per i fan più incalliti. Certo non sono mancati i successi che da sempre il trio propone in sede live come Going To Brazil (mai pezzo fu così azzeccato considerando i campionati mondiali di calcio e la nostra dipartita avvenuta proprio quel giorno) e Killed By Death, ma ovviamente gli attimi più alti del concerto sono stati Over The Top, l’immancabile Ace Of Spades e l’ultimo brano, proposto nell’encore, Overkill (solo un brano in chiusura).
Tirando le somme è stato un evento, per chi li aveva già visti e per chi era lì per la prima volta, anche se molte sono le considerazioni che potrebbero essere fatta. Prima su tutte l’età di Lemmy, fortemente provato non solo dalla sua vita (che definirla sregolata sarebbe un eufemismo) ma anche dal suo fisico (è rimasto immobile per l’intero show); inoltre molti brani sono sembrati più lenti delle loro versioni originali, forse per stanchezza di Lemmy, forse per non eccedere in sforzi. Nulla da dire sulla preparazione di Mikkey Dee (che si è esibito nel suo solito potentissimo assolo) e Phil Campbell (con anche una buona presenza scenica aiutato dalla sua chitarra illuminata) ma forse bisogna ammettere che è davvero difficile aspettarsi le performance di un tempo, per un musicista (Lemmy) che ha dato vita a questo immenso progetto musicale nel lontano 1975. Non ultimo, ma che è una conseguenza di tutto ciò, la durata del live, di soli 75 minuti. Nonostante tutto, lunga vita a Lemmy!
Setlist Motorhead:
- Damage Case
- Stay Clean
- Metropolis
- Over The Top
- The Chase Is Better Than The Catch
- Rock It
- Lost Woman Blues
- Doctor Rock
- Just `Cos You Got The Power
- Going To Brazil
- Killed By Death
- Ace Of Spades
- Overkill (encore)
Live del 24 giugno 2014