Unwritten Law – Here’s To The Mourning
Formati nel 1990, ecco gli Unwritten Law alle prese con il loro sesto disco, dal titolo Here’s To The Mourning. Siamo nel 2005 ed i Nostri sono reduci dal buon successo di Elva; con il passare degli anni questa band californiana sembra voglia continuare un percorso di maturazione, abbandonando pian piano le classiche melodie miste tra pop punk e hardcore melodico, dirigendosi più verso il rock. Prima della realizzazione di questo album ci fu il licenziamento da parte della band nei confronti del batterista Wade Youman, sostituito prima da Adrian Young dei No Doubt, e poi in pianta stabile da Tony Palermo, ex Pulley e Jealous Sound; poi naturalmente c’è stato il cambio di label, infatti gli Unwritten Law erano sotto Interscope, poi la stessa casa ha deciso di puntare su altre band, costringendo i californiani a firmare per la Lava Records. Come detto prima questo lavoro è molto più rock rispetto ai precedenti, però in alcuni tratti non rinnega affatto le vecchie sonorità della band di San Diego. Dopo un breve intro strumentale, il disco parte con Get Up dove appunto la forte strizzata d’occhio al rock si nota subito, infatti è un pezzo abbastanza ritmato, un po’ melodico e con un ritornello facilmente orecchiabile. Anche la traccia seguente, Celebration Song, segue un po’ il filone della precedente, anche se chiama la melodia è un po’ più elaborata. Per i nostalgici del datato sound degli Unwritten Law abbiamo Lost Control, tipico brano skate punk, veloce, melodico e coinvolgente.
La sesta canzone è il singolo di lancio del disco, si intitola Save Me e per il testo ha collaborato anche Linda Perry, al primo ascolto si può classificare nel pop punk, ma molto più dolce e orecchiabile, insomma un tipico singolo di promozione per una band che tenta di arrivare alle orecchie non solo degli affezionati del gruppo da anni. Seguono brani dove il discorso che si faceva prima, cioè il percorso veri sperimentazioni rock della band, continua: molto bello il pezzo Slow Dance, dove la band riesce a dare spazio a qualche piccolo cenno d’elettronica. Non mancano anche alcuni cenni di ballad, infatti She Says parte lentamente con chitarra acustica e voce malinconica del cantante Scott, per poi dare spazio anche a riff graffianti e voce un po’ più urlata nei ritornelli. Tornano ad essere un poco più coinvolgenti con il punk rock di F.I.G.H.T., ritmo abbastanza veloce, con in aggiunta, a nostro giudizio, un fastidioso coretto femminile.
In conclusione logicamente questo disco degli Unwritten Law, per essere apprezzato da chi li conosce da tempo va ascoltato svariate volte prima di trarre un giudizio, perché è ovvio che chi li preferiva “più punk” può rimanere deluso, invece noi apprezziamo questa loro lunga svolta; è un buon disco, apprezzabile sotto tutti i punti di vista, e crediamo che grazie a questo nuovo sound potranno meritarsi quella visibilità che forse negli anni precedenti non hanno avuto abbastanza.
Autore: Unwritten Law | Titolo Album: Here’s To The Mourning |
Anno: 2005 | Casa Discografica: Lava Records |
Genere musicale: Punk | Voto: 6,5 |
Tipo: CD | Sito web: http://www.myspace.com/unwrittenlaw |
Membri band:
Scott Russo – voce Rob Brewer – chitarra Pat Kim – basso Tony Palermo – batteria |
Tracklist:
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