Good Riddance – My Republic
La Fat Wreck Records, etichetta californiana di proprietà del leader dei Nofx Fat Mike, dispone ancora oggi di molte frecce nel suo arco. Tra le tante ci sono i Good Riddance ed essendo una band notevolmente conosciuta non necessità di ampie presentazioni tranne per il fatto che provengono da Santa Cruz, California, sono all’attivo da vent’anni e, con questo disco intitolato My Republic, giunsero al loro nono lavoro da studio; compreso il disco Cover Ups edito Lorelei, gli altri otto sono tutti nati sotto l’ala protettrice della Fat Wreck Records. Nel corso della loro carriera sono diventati tra i più importanti e apprezzati esponenti dell’hardcore melodico californiano, da qualche anno a questa parte nella band si riscontra un anima molto più melodica rispetto agli esordi, confermata dal precedente disco Bound By Ties Of Blood And Affection, venuto alla luce nel 2003. Da segnalare il ritorno dietro le pelli di Sean Seller che abbandonò la band nel 1999, torna sostituendo David Wagenschutz. Come anticipato prima, con il trascorrere degli anni i Good Riddance hanno perso un po’ quella cattiveria che li contraddistingueva negli album più datati, cattiveria colmata con un po’ di melodia in più e con leggeri spostamenti verso un punk rock un po’ più orecchiabile, e questo nuovo disco lo conferma.
Prodotto da Bill Stevenson, il disco contiene quattordici brani per una durata complessiva di poco più di trenta minuti, e si apre con Out Of Mind dove già si nota una buona vena punk rock dei quattro californiani, segue Texas dove lo stile è prettamente rivolto verso l’hard rock, mentre per avere cenni dei passati Good Riddance dobbiamo arrivare alla terza traccia Shame; coinvolgente brano, melodico e con un ritornello che resta facilmente nelle orecchie di chi ascolta. Il singolo di questo disco è Darkest Day, pezzo che identifica maggiormente lo stile dei Good Riddance, hardcore melodico classico con tendenza maggiore per la melodia e orecchiabilità, stesso discorso lo si può fare con le seguenti Up To You e Rise And Fall. Con Broken sfoggiano le capacità di creare dell’ottimo punk rock, mentre le politicizzate Save The Children e The Beast Is Dangerous rendono discretamente l’idea sul fatto che i Good Riddance sono ancora tra le migliori band nel loro genere. Il disco si conclude con Uniform dove abbiamo una discreta esecuzione di cori, un ritmo abbastanza sostenuto contornato da melodia, la più bella del disco sia dal punto di vista strumentale che per quanto riguarda i testi, testi che, come si può comprendere dal titolo del disco, guardano alla situazione politica americana e a tutto ciò che ne consegue, ma anche all’amore e a riferimenti personali.
Il disco complessivamente merita la sufficienza, ma chi ama i primi album della band californiana certamente rimarrà indifferente a My Republic, i fan più affezionati ai Good Riddance indubbiamente preferiscono ricordarli fino all’ottimo Symptoms Of A Leveling Spirit (2001).
Autore: Good Riddance | Titolo Album: My Republic |
Anno: 2006 | Casa Discografica: Fat Wreck Records |
Genere musicale: Punk | Voto: 6,5 |
Tipo: CD | Sito web: http://www.grpunk.com |
Membri band:
Russ Rankin – voce Luke Pabich – chitarra Chuck Platt – basso Sean Sellers – batteria |
Tracklist:
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