Homerun – Black World
Gradito ritorno degli Homerun che con questo secondo capitolo della loro carriera sembra vogliano dimostrare la loro rinnovata aggressività con un sound duro e compatto. E le novità non si fermano solamente all’uscita di questa release, dato che la line up è cambiata con l’ingresso dei nuovi arrivati Paolo Luoni al basso, William Battiston alla batteria e Valerio Castiglioni alle chitarre che si affiancano al cantante Matteo Albarelli, il tastierista Walter Borrelli ed il chitarrista Andrea Ringoli. E così col nuovo assetto la band sforna un album molto energico che dimostra (come se ce ne fosse bisogno) che anche in Italia si può suonare dell’ottimo hard rock. Basterebbe una song come Princess Of Time per consigliarvi l’acquisto di Black World, questo il titolo del lavoro, disco che parte con una intro molto cupa, dall’atmosfera ‘darkeggiante’ per poi esplodere in un pezzo da novanta come la seconda traccia Silence’s Broken, con un giro di chitarra iniziale molto hard e con l’incedere della batteria che accompagna tutto il pezzo con precisa potenza.
In No More si continua sugli stessi binari hard rock dove voce e chitarra giocano abilmente insieme aggiungendo alla canzone quel tocco magico in più. Il singer Matteo Albarelli è sicuramente l’arma in più su questo disco, un lavoro a tratti duro ed a tratti molto malinconico come As We Did Before che con dolce tristezza ci accompagna per tutto l’ascolto con un pianoforte che insieme alla voce di Albarelli regala momenti di intensità infinita. Davvero notevole e molto coinvolgente l’assolo di chitarra che si poggia sulle note del piano e che in crescendo rilancia la voce del singer. Con Ephemeral Light la band dimostra ancora di più di che cosa è capace mentre Our Love Song ha una melodia molto orecchiabile ed accattivante su cui ancora una volta ben gioca la voce sempre potente di Albarelli. Arrivando alla title track ci si trova davanti ad un altro pezzo potente dal sound pesante dove la batteria pesta duro e le chitarre fanno un lavoro davvero eccellente. Ma è con Princess Of Time che gli Homerun giocano la loro carta vincente, una canzone dalla rara capacità di lasciarti letteralmente senza fiato, grazie ad una prova vocale davvero oltre ogni limite, vero highlight di Black World.
Di questo passo diventa davvero difficile continuare con l’ascolto del album, ma The Golden Cage riesce comunque a cavarsela portandoci di nuovo su territori hard rock spinti. Con la successive Lipstick ed Intoxication Of Love vengono alla mente i primi Gotthard, due pezzi con ottimi ritornelli. Facile accostare gli Homerun ai Gotthard dato che il nome del gruppo è stato scelto come giusto tributo all’omonimo album pubblicato dagli svizzeri a fine anni ’90, ma anche per riflettere meglio lo spirito del genere proposto che si presenta preciso, veloce e grintoso come appunto gli Homerun sanno essere. Resta ancora il tempo per farsi catturare dal tiro rock di Another Reason To e di chiudere in bellezza, è il caso di dirlo, con la versione unplugged di No More da assaporare fino alla fine del disco. Concludo dicendo che su questo album trovate 14 canzoni di notevole qualità che si muovono su un territorio hard rock che gli Homerun fanno loro, suonando con l’anima riuscendo ad emozionare ascolto dopo ascolto.
Autore: Homerun | Titolo Album: Black World |
Anno: 2011 | Casa Discografica: Tanzan Music/ Fast Records |
Genere musicale: Hard Rock | Voto: 7 |
Tipo: CD | Sito web: http://www.homerunrock.it |
Membri band:
Matteo Albarelli – voce Walter Borrelli – tastiere Andrea Ringoli – chitarre Valerio Castiglioni – chitarre e cori Paolo Luoni – basso William Battiston – batteria |
Tracklist:
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