iFasti – Palestre
Chi non conosce la band iFasti deve considerare che con loro non si parla solo di musica, di riff e di suoni. Il discorso che loro intraprendono è molto più ampio: si va dalla contestazione sociale a quella economica, dalla teatralità alla colonna sonora e anche se volessimo osservare solo l’aspetto musicale sarebbe difficile inquadrarli in modo chiaro. Rock alternativo con testi spesso recitati, elettronica che incombe, ritmi morigerati, quello che percepiamo soprattutto dall’ultimo album Palestre è che per loro la musica è davvero un veicolo: nasce prima ciò che vogliono dire e poi la forma con cui viene presentata. Sono trascorsi molti anni (precisamente sette) da quando il loro progetto Seminole si è estinto eppure i musicisti decidono di aprire questa produzione proprio con un brano dedicato alla precedente esperienza, ottima overdose tra rock ed elettronica, forse il pezzo con maggiore grip dell’album. Il tema del “controllo delle persone”, tanto profetizzato da Orwell, è uno dei materiali leganti di Palestre, non solo per il brano omonimo ma anche per momenti come Cagnolini Di Gesso in cui viene sottolineata la contrarietà della band con alcune logiche a cui probabilmente ci siamo assuefatti. Non è un caso che tutta la parte grafica di questa uscita discografica presenti un cervello che probabilmente loro invitano ad utilizzare di più di quanto fatto normalmente o di usarlo meglio.
Il sax di Corpo fa il pari con una ritmica lacerante che ricorda gli sperimentali Mombu ma con delle spoken word volutamente molto piatte per rendere chiari i messaggi. Lo stile non è per nulla fulmineo, i passaggi sono a tratti lenti (Gracidi) e ponderati; non si è alla ricerca del refrain vincente ma di un prodotto valutabile (e fruibile) solo nel complesso. Musica attenta, non da assaporare con un ascolto superficiale, piuttosto da ingerire in solitudine e cercare di comprendere a fondo quanto la band voglia dire con Palestre. Non siamo dei gran fan dello spoken word ma c’è da dire che queste non prevalgono qui sull’aspetto puramente musicale in cui beat, elettronica e rock si amalgamano in maniera soddisfacente finendo per proporre un buon prodotto che, a nostro parere, può tradursi in live molto suggestivi on stage.
Autore: iFasti |
Titolo Album: Palestre |
Anno: 2015 |
Casa Discografica: 211dB, Dischi Del Minollo |
Genere musicale: Alternative Rock |
Voto: 6 |
Tipo: CD |
Sito web: http://www.ifasti.it |
Membri band: Rocco Brancucci – voce Roberto Bagaini – basso, macchine elettroniche Federico Bosi – basso, macchine elettroniche Eros Giuggia- chitarra, sax Andrea Granato- chitarra |
Tracklist:
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