Starlight Searchers – Don’t Bring The Kids
From Lettonia. Mr. Louie Fontaine e i suoi Starlight Searchers danno alla luce qualcosa che non riesco a smettere di far girare nello stereo di casa. Si intitola Don’t Bring The Kids. E non c’è altro da dire se non l’invito solenne ad ascoltarlo. Sono ben 21 tracce (inedite ergo…e spero di non scrivere stupidaggini e di mancare qualche credito per qualcuno). Un raccoglitore di blues sporco di ruggine e ingolfato fino al collo, brillo e non ubriaco di whisky in lattine e America del Sud rigorosamente d’estate, afosa direi io! Sombreri e fiati d’origine controllata come pretende lo scenario e l’accademia del genere, ma anche doveroso rock narcotizzante e funamboliche visioni di deserti e cittadine quasi disabitate, rumorosità distorte che riportano vive le fattezze di casa e dei suoni firmati Tom Waits e questo senza mancare di rispetto a nessuno…perché Louie Fontaine non è da meno e regge a pieno ogni confronto lungo tutto l’ascolto di questo nuovo disco. Si basti sbirciare i video girati in Venezuela per capirne la pasta (anche se a dire il vero si tradiscono particolari che avrei curato molto meglio…), piccole pellicole cinematografiche che attingono a piene mani da qualcosa che ormai avevamo perduto nel tempo e nei ricordi…e mi riferisco soprattutto alle nuove generazioni tormentate e/o drogate di talentuosi burattini della tv che in tutto questo (forse forse) sanno solo come scimmiottare con abiti devoti alla moda del momento.
Un cofanetto di preziose testimonianze, ballate che spolverano traditional della scena folk che dagli anni ’60 arriva fino ad oggi con più o meno contaminazioni digitali. E qui di computer e di puzza di nylon neanche l’ombra. Li attendiamo in Italia questi maestri della ruggine d’autore e lenti dondolii melodici ricchi di grazia e spazi aperti, li attendiamo imbevuti di whisky e room invecchiato come si deve, li immagino arrivare con una Dodge Coronets del ’65, vestiti con pochi stracci rattoppati per l’occasione e, immancabili, ornamenti alle collane e stivali in cuoio originale e lavorato a mano. E poi ci vedo anche la pelle di un serpente a sonagli sul cruscotto e una bottiglia che rotola sul tappetino. Immagini e sensazioni che lego a questo disco perchè l’ascolto di questo Don’t Bring The Kids è un assoluto film che si dipana traccia dopo traccia, suono dopo suono, in una miscela assolutamente affascinante di qualcosa che non ha alcuna intenzione di farsi contaminare dal resto del mondo conosciuto. Conservatori e anarchici trasgressori delle mode del momento. In viaggio gente. Si ritorna al passato.
Autore: Starlight Searchers |
Titolo Album: Don’t Bring The Kids |
Anno: 2014 |
Casa Discografica: Sliptrick Records |
Genere musicale: Rock, Blues |
Voto: 8 |
Tipo: CD |
Sito web: http://www.starlightsearcher.com |
Membri band: Louie Fontaine – voce, basso, chitarra EK – chitarra Martin Burke – chitarra, basso, voce JZ.DC Washington Jr – batteria |
Tracklist:
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