Cara – Respira

Dopo due EP per il progetto Cara (l’omonimo a questa pagina e Non Guardarmi a quest’altra) è tempo di un full-lenght dal titolo Respira, una manciata di brani di cui si segnalano 8 inediti e 3 brani ripresi dalle precedenti pubblicazioni. Il segno di continuità arriva fin dagli inizi in cui l’introversa Una Versione Migliore fa il pari alle ambientazioni distese ma probabilmente inquiete di Non Guardarmi (nostra vecchia conoscenza). L’artista ha voluto inserire in questo album una grande dose di emozioni che vengono fuori principalmente dal punto di vista lirico, le melodie e le ritmiche sono una giusta via di mezzo tra l’indie rock citato in alcuni frangenti del primo EP e la new wave del secondo: suoni ottantiani, tempi e partiture che ricordano un certo brit rock si mescolano ad una voce tipicamente ‘wave che aggiunge un sapore dark al tutto. I giochi cambiano con la leggiadra Resa, un brano soft che spezza la vena elettrica delle prime tracce senza risultare un vero e proprio strappo; continua infatti questa parentesi meno istintiva il brano Non Parlarmi Di Te che si apre all’art rock e mette di nuovo in scena sentimenti e difficoltà emotive, stavolta tramite un crescendo musicale.

Colpisce un momento vivace e meno impegnativo nella seconda parte dell’album, Mi Apri La Testa, che fa da contraltare con attimi in cui passaggi più lisergici rallentano i nostri battiti (Devi Fare Come Noi, Regina, Big Bang e la struggente Ti Fai Male Solo Tu che poi cambia pelle). In generale con Respira l’artista ha incorniciato il proprio stile, uno stile che riesce a tenere un perfetto equilibrio tra sonorità vintage e approccio moderno.