Matteo Brigo – It Works!
Avevamo già avuto il piacere di conoscere musicalmente Matteo Brigo all’opera con i suoi Maieutica (a questo link la nostra recensione del loro ultimo R.E.S.) e non eravamo rimasti per nulla indifferenti rispetto all’uso che faceva della sei corde. Qui lo vediamo sotto un’altra veste, potremo dire solista ma il condizionale è d’obbligo, una figura che veste i panni del guitar hero anche se lo fa senza quell’autorevolezza che i grandi nomi si auto-etichettano per calarsi nel ruolo del professionista. Matteo dichiara di aver riassunto tutte le sue influenze legate agli anni ’80 e ’90 (quindi film, videogiochi e chi più ne ha più ne metta) in un album di musica strumentale, noi vediamo It Works! come un notevole album di hard rock ottantiano che farà grondare godimento per gli amanti di David Lee Roth, Mr. Big Van Halen et similia. Matteo inserisce dei passaggi scherzosi, dei cambi di tempo inattesi e lo fa sempre senza voler autocompiacersi: quello che percepiamo noi è un vero divertimento nell’espressione chitarristica, che se talvolta si inasprisce in tocchi shred o in tecnicismi particolari, in altri è comunque alla ricerca di una melodia che (paradossalmente per essere un album strumentale) resta impressa anche dopo l’ascolto.
Impossibile non fare un salto alla propria adolescenza con tracce come la titletrack, un teletrasporto che ci rimanda ai tempi d’oro dell’hard rock, ma anche l’opener Kaboom rappresenta benissimo l’esplosione che si apre dinanzi alle nostre orecchie. Abnormal e In The Lab tentano le ambientazioni più oscure, rallentando anche i bpm in alcuni passaggi, ma la vera forza di questo lavoro è l’energia e la carica hard rock sprigionata dai suoi tantissimi pori. Se volete una prova ascoltate Super Paradox Combo, esercizio di stile (troppo?!) a livelli di nomi di portata internazionale. Eppure, ad ascoltare bene questo It Works!, non c’è solo la chitarra: ovvio che i suoni e i solismi così come i riff sono in prima linea, ma spesso la sezione ritmica e ancora le tastiere si fanno spazio ed arricchiscono il tutto. Noi ci auguriamo che in un (eventuale) secondo album ci sia più commistione con gli altri strumenti e, perché no, magari anche con inserimenti di suoni meno canonici (sax, banjo…).
Se il tentativo era quello di avvicinare la chitarra, nel suo uso più estremo, a chi non è avvezzo a questi suoni, possiamo dire che in parte Matteo Brigo ci è riuscito. Sicuramente è un lavoro che apprezzeranno gli appassionati di quell’epoca e chi ascolta a profusione G3 ed esercizi vari di stile. A noi, l’intento ma anche il risultato finale, sono piaciuti molto.
Autore: Matteo Brigo |
Titolo Album: It Works! |
Anno: 2016 |
Casa Discografica: Autoproduzione |
Genere musicale: Hard Rock, Hard’n’Heavy |
Voto: 7 |
Tipo: CD |
Sito web: http://www.matteobrigo.com |
Membri band: Matteo Brigo – chitarra Luca Serasin – basso Alessandro Arcolin – batteria Marco Zago – tastiere |
Tracklist:
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