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06th Mar2012

Kiss – Carnival Of Souls: The Final Sessions

by Gianluca Scala

Dopo la piacevole parentesi acustica dell’album registrato durante lo show di MTV nel 1995, la band attraversò un periodo alquanto confuso, perlomeno per i fan e per l’ambiente musicale in generale. Nello stesso periodo dove si vociferava di un’imminente reunion della formazione storica con il ritorno in pianta stabile dei membri storici Ace Frehley e Peter Criss, cosa per altro fatta presagire dopo l’apparizione dei due musicisti durante lo show acustico, i Kiss danno alle stampe un nuovo lavoro con ancora in formazione i due fidi compari della line up del periodo, ossia Bruce Kulick ed Eric Singer. Il disco evidenziò sonorità molto distanti dal classico stile della band, con la presenza di elementi grunge che irrobustirono ancor di più la loro musica. Tuttavia questo tentativo di innovazione si tradusse in un fallimento commerciale e viene considerato dalla maggior parte degli addetti ai lavori come il punto più basso della loro produzione. Si tratta di registrazioni dei primi anni del decennio (gli anni ‘90) quando imperava il grunge nelle classifiche con gruppi come i Nirvana, Pearl Jam, Soundgarden ed Alice In Chains che la facevano da padroni, ed i Kiss ne erano stati contaminati. La band diede un’altra svolta alla loro musica, dando così prova di saper assorbire uno stile estraneo al loro, ma capaci di asservirlo al loro credo, fatto come sempre di puro e semplice hard rock.

L’album è composto da dodici brani dove la presenza di elementi grunge dicevamo, si fa sentire eccome, anche con abbondanti dosi di musica elettronica che di fatto stravolsero la proposta musicale del gruppo. Anche questa volta fu molto folta la lista di ospiti che parteciparono alla stesura delle canzoni: I Confess venne scritta a quattro mani da Gene Simmons con Ken Tamplin, ex membro degli Shout; Childhood’s End porta la firma ancora di Simmons insieme a Bruce Kulick e del futuro chitarrista della band Tommy Thayer, che già aveva colaborato con i Kiss nell’album del 1989 Hot In The Shade; il cantante dei Black’N Blue scrisse In My Head assieme a Gene Simmons, quindi anche la presenza di artisti prettamente vicini alla scena metal contribuì al cambiamento che radicò lo stile di Carnival Of Souls: The Final Sessions. Questo è anche l’unico album dove il chitarrista Bruce Kulick si mette al microfono, cantando l’ultimo brano in scaletta I Walk Alone, cosa che non avvenne mai sugli altri dischi dove c’era lui in formazione. L’album partiva con un riffone pesante ed il cantato cavernoso di un Simmons quasi irriconoscibile nel brano Hate, carico di cattiveria come forse i Metallica provarono anni dopo nel loro St.Anger e credetemi il paragone non è per niente un’esagerazione. Provate ad ascoltare la rabbia sonora che si respira in Master & Slave, in Childhood’s End sembra di sentire gli Stone Temple Pilots, con quel giro di chitarra che è allo stesso tempo così grunge, ma anche dannatamente così “loro”, dove ai Kiss piace sperimentare a tal punto da inserirci anche un coro gospel femminile.

I Will Be There è una ballad che riesce ad inseririsi bene nel contesto duro e puro del resto del disco, impreziosita da quei giri di chitarra classica conditi dall’assolo di Kulick che comunque non è assolutamente roba da buttar via. Certo è che questo disco spiazzò davvero tantissime persone che non si sarebbero mai aspettate un album così diverso da una band che alla fin fine aveva contribuito alla scrittura della storia della nostra amata musica; sinceramente non lo troviamo poi così male nel suo stile, ma bisogna amare la musica in tutta la sua bellezza e saperne cogliere i diversi stili esistenti. Solo così si può imparare ad apprezzare davvero anche un lavoro come questo che i Kiss diedero alle stampe nel ’97. Provate a riascoltarlo e a riscoprirlo insieme a noi, magari proprio partendo da questa recensione.

Autore: Kiss Titolo Album: Carnival Of Souls: The Final Sessions
Anno: 1997 Casa Discografica: Mercury Records
Genere musicale: Hard Rock Voto: 6,5
Tipo: CD Sito web: http://www.kissonline.com
Membri band:

Gene Simmons – basso, voce

Paul Stanley – chitarra, voce

Bruce Kulick – chitarra, basso, voce

Eric Singer – batteria, voce

Tracklist:

  1. Hate
  2. Rain
  3. Master & Slave
  4. Childhood’s End
  5. I Will Be There
  6. Jungle
  7. In My Head
  8. It Never Goes Away
  9. Seduction Of The Innocent
  10. I Confess
  11. In The Mirror
  12. I Walk Alone
Category : Recensioni
Tags : KISS
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