Dropkick Murphys – 11 Short Stories Of Pain & Glory
I Dropkick Murphys non hanno certo bisogno di presentazioni. Siamo difatti di fronte ad una band che, in poco più di vent’anni di carriera, si è creata una forte identità, attraverso un sound più che riconoscibile, che miscela perfettamente le ritmiche punk rock con i sapori irish, fatti da traditional song e parti sonore, soprattutto per quanto riguarda la strumentazione, dalla chiara provenienza dalla terra di San Patrizio. Quasi quattro anni dopo il loro ultimo disco, Signed And Sealed In Blood, ritroviamo la band di Boston con un nuovo album, il cui titolo è 11 Short Stories Of Pain & Glory, pubblicato dalla Born & Bred Records, etichetta di loro proprietà. I Dropkick sono sempre stati dei maestri nel raccontarci storie. Storie che avevano come cornice quel sound che, ancora oggi, li contraddistingue. Ed anche in questa occasione si può sostenere che abbiano perfettamente centrato il punto. Il sound degli undici brani presenti mostra le consuete variazioni: si parte con la intro strumentale con cori annessi The Lonesome Boatman, per puoi ritrovarci nel irish punk della seguente Rebels With A Cause, dove la band pone il suo sguardo verso i giovani, ed i bambini, spesso trascurati dal sistema, tematica dunque a sfondo socio-politico. Raccontare storie si diceva. E loro lo fanno anche in Paying My Way, dove ci dicono che non bisogna mai smettere di sognare. E nelle loro storie abbiamo anche il ricordo verso le vittime dell’attentato alla Maratona di Boston avvenuto il 15 aprile 2013, raccontato nella irish-ballad 4-15-13.
Come in ogni disco dei Dropkick Murphys che si rispetti, non potevano mancare delle cover. I nostri rivisitano in una chiava più punk rock I Had A Hat, traditional song irlandese, ed anche You’ll Never Walk Alone, brano tratto da un carosello americano del 1945, ma che gli appassionati di calcio, soprattutto estero, conoscono più semplicemente come l’inno che i tifosi del Liverpool intonano prima del fischio d’inizio della partita della loro squadra del cuore. Vanno a completare il disco le ritmiche più rock‘n’roll di Kicked To The Curb e le atmosfere più british della meno azzeccata Until The Next Time. Parliamoci chiaro. Non è il disco più riuscito della band di Boston, ma rimane un lavoro più che apprezzabile. Il sound più ruvido è stato ormai accantonato da diverso tempo e lascia più spazio a quello magari meno accattivante, ma dall’animo più introspettivo. D’altro canto il disco ci mostra ampiamente tutti i connotati sonori che conosciamo dei Dropkick Murphys.
11 Short Stories Of Pain & Glory non è ovviamente una raccolta. Ma può tranquillamente essere considerato un sunto della loro carriera per ciò che riguarda le sonorità del combo di Boston. Sulla resa live non abbiamo dubbi, ma un po’ di fretta di rivederli in Italia sì.
Autore: Dropkick Murphys |
Titolo Album: 11 Short Stories Of Pain & Glory |
Anno: 2017 |
Casa Discografica: Born & Bred Records |
Genere musicale: Irish Punk |
Voto: 6,5 |
Tipo: CD |
Sito web: www.dropkickmurphys.com |
Membri band: Al Barr – voce Ken Casey – voce, basso James Lynch – chitarra Tim Brennan – chitarra, fisarmonica, mellotron Jeff Da Rosa – banjo, bouzouki, mandolino Matt Kelly – batteria |
Tracklist:
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