Blind Guardian – A Twist In The Myth
E rieccoci a parlare dei Bardi di Krefeld che avevamo lasciato alle prese con un lavoro difficile e ambizioso come il precedente A Night At The Opera recensito a questa pagina. A quattro anni di distanza li ritroviamo con una formazione ritoccata, con l’ingresso di un nuovo batterista, nonché maggiormente vicini al metal “tradizionale”. Riposti in soffitta i desideri di sperimentazione sfrenata e archiviate le velleità operistiche, i Nostri tornano a cimentarsi in ciò che gli riesce meglio: un solido power metal con estesi inserti sinfonici e ampie concessioni alla melodia, intessuta tanto attraverso le complesse partiture strumentali che con i sontuosi ed epici cori a cui siamo da sempre abituati. Il sound così rigenerato riprende parte di quell’immediatezza che i Blind Guardian avevano perso man mano gli esordi andavano allontanandosi, risultando infatti più vicino agli album più vecchi… con buona pace dei fan della primissima ora. Non che qui vengano rinnegate le soluzioni più recenti, piuttosto alcuni estremi, che in passato non tutti avevano digerito, vengono smussati e anche le composizioni, comunque mediamente lunghe e articolate, diventano più omogenee e “normali”.
Lo stesso Kürsch definì questo CD più “thrashy” ovvero più vicino a sonorità thrash, ma niente paura, questo è il punto di vista di chi ha partorito il già citato A Night At The Opera. Vi posso assicurare che di thrash, inteso nel senso classico, non c’è praticamente nulla, piuttosto, a voler essere pignoli, alcuni arrangiamenti potrebbero avvicinarsi al progressive, ma stiamo spaccando il capello in quattro. Quello che, fortunatamente, non cambia invece è la qualità generale, sempre ai massimi livelli, tanto dietro gli strumenti che al banco del mixer. Più che una garanzia, una certezza! Resta incredibile, e quindi val la pena di notarlo, come l’ispirazione di questi ragazzi non sia calata di una virgola, nemmeno dopo quasi vent’anni di carriera. Certo, a questo punto alcune soluzioni possono sembrare un tantino autoreferenziali ma bisogna anche dire che è sempre difficile capire dove sia il confine tra stile e auto-clonazione. Ma state tranquilli, con quest’album, pur univocamente riconducibile alla produzione dei Guardian, non si corre il rischio di cadere nel banale, di annoiarsi e di provare spiacevoli sensazioni di “già-sentito” sebbene, bisogna sottolinearlo, non si ritrovi nemmeno quel livello di evoluzione a cui eravamo abituati… ma vi dico che più di qualcuno gradì di non essere preso nuovamente in contropiede dopo i tanti voli pindarici del passato.
Insomma, nemmeno a dirlo, altro disco, altro centro per quella che ormai è considerata, e a buon diritto, una delle più solide certezze dell’intero panorama metal mondiale. Forse un giorno anche loro sbaglieranno un colpo ma per ora non è ancora successo.
Autore: Blind Guardian |
Titolo Album: A Twist In The Myth |
Anno: 2006 |
Casa Discografica: Nuclear Blast |
Genere musicale: Power Metal |
Voto: 7,75 |
Tipo: CD |
Sito web: http://www.blind-guardian.com |
Membri band: Hansi Kürsch – voce, basso André Olbrich – chitarra Marcus Siepen – chitarra Frederik Ehmke – batteria, percussioni, flauto, cornamusa |
Tracklist:
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