Tonto – Excerpts #2
Non è mai facile approcciarsi al noise e ci sono dei motivi specifici insiti nella natura umana. Il cervello non riesce ad assuefarsi a ciò che gli sembra illogico e rumoroso, anche se poi una logica dietro c’è. La destrutturazione a cui viene sottoposta la musica mediante questo genere mette a nudo l’educazione musicale con cui, in realtà, non facciamo mai i conti realmente. Perché cresciamo ascoltando determinate cose a cui ci abituiamo. E siccome nelle scuole inferiori non si concorre molto a costruire un orecchio musicale “educato” in maniera esatta (in questo, purtroppo, l’Italia è indietro nemmeno anni, ma secoli rispetto agli altri) si arriva a giudicare dei generi musicali senza alcuna preparazione o abitudine. Così, tutto ciò che è estremizzato, viene subito bollato come rumore. E la cosa fa abbastanza ridere, in quanto, in una società altamente urbanizzata, il tasso di vero inquinamento acustico è alle stelle senza che nessuno se ne lamenti (in proposito, consigliamo a tutti il bellissimo trattato Il Paesaggio Sonoro, del compositore canadese Raymond Murray Schafer). Il parossismo è l’accettazione passiva del rumore che però viene stigmatizzato come il punto debole di molta musica (e si parte già dall’heavy metal in poi a sentire questa giustificazione come rigetto di non ascolto). Comunque, il dibattito intorno al fatto che il rumore sia musica o meno, è antico almeno di un secolo e mezzo. Parte dal futurismo, passando per gli intonarumori (strumenti musicali costruiti da Luigi Russolo, che sono andati completamente distrutti) fino ad arrivare ai compositori d’avanguardia (un nome su tutti, l’italiano Franco Evangelisti con la sua opera Die Schachtel). Tutto questo, per concludere, esula dal gusto personale di ognuno, che è altra cosa.
Ci si perdoni questo lunghissimo prologo, ma per analizzare Tonto e il suo Excerpts #2 ci sentivamo di esprimere un pensiero che avesse delle basi e che non poggiasse sulla mera considerazione o gusto personale. Già la scelta del supporto di pubblicazione è estrema, come estrema è la musica proposta: Excerpts #2 ci arriva su musicassetta. Che, come scelta, vista la sparizione di lettori delle mc, è già ardua e coraggiosa. Comunque, trattasi di batteria suonata ed attaccata a pedali elettrici per chitarra, registrata con microfoni artigianali in uno studio dove i volumi erano volutamente alti per creare feedback. Il tutto si avvicina molto alla jungle più estrema (vedere i lavori solisti di DJ Starscream, tanto per indirizzare il lettore) e ad un suono tribale e primitivo, su cui non esistono testi ma urla ispirate dal momento, filtrate da un microfono ottenuto da una cuffia sistemata dentro un bavaglio. Non ci sono vie di mezzo: questo lavoro è per pochi. Odiamo scrivere cose del genere, che sembrano frasi fatte, ma è proprio così. Può darsi che questo sia il suono primigenio con cui, gli uomini delle caverne e dell’antichità più remota, si siano avvicinati alla musica milioni di anni fa. Ma ci troviamo in una società talmente caotica e schizofrenica dove il lavoro di Tonto potrebbe rivelarsi metafora della giungla in cui viviamo, nella quale cerchiamo di essere il più possibile civili. Non ci credete? Provate ad ascoltare Excerpts #2 liberi da ogni preconcetto mentale e senza paraocchi. Solo così, potrete capire e cogliere ciò che questa release vuole dire.
Autore: Tonto | Titolo Album: Excerpts #2 |
Anno: 2016 | Casa Discografica: Weird Tapes Records, Still Fucking Angry, Musica Per Organi Caldi, Narvalo Suoni, Insonnia Lunare Records |
Genere musicale: Noise, Sperimentale | Voto: 6,75 |
Tipo: Musicassetta | Sito web: http://www.facebook.com/tontotontotontotonto |
Membri band:
Tonto – voce, batteria |
Tracklist:
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