Goldenseed – The War Is In My Mind
I Goldenseed non sono altro che il progetto di Gabriele Pala, grande specialista della chitarra elettrica e immenso approfonditore delle tecniche esecutive che prediligono questo strumento su tutti gli altri rendendolo completo. Fatta questa debita premessa ci si aspetterebbe un lavoro dalla infinita perizia tecnica in grado di far gola ai seguaci del progetto G3 o amanti sfegatati della sei corde. In realtà non è così: Gabriele Pala infatti ha un grandissimo merito, quello di non snaturare la musica ad un mero esercizio tecnico bensì di mettere la tecnica al servizio della musica. L’ “atteggiamento musicale” è ovviamente da guitar hero, con le melodie della sua personalissima chitarra ‘signature model’ in prima linea, ma che non spazzano via tutto il resto anzi cercano di risultare tavolta sfumate rispetto agli altri strumenti, comunque ben godibili anche ad un primo ascolto. Per fortuna in questo caso non esiste un’equazione tra sperimentazione e tecnica ma il tutto è impacchettato in una forma canzone non banale seppur nemmeno anormale. Non è un caso che A Million Random Digits prenda a prestito le musicalità orientali per costruire un brano di acoustic-fusion che nulla ha a che vedere con il metal.
Nell’opener The R38 Class sono limpide le influenze di Meshuggah e Neurosis (come anche nell’interessante Blindness) ma non è quell’impostazione specifica che Gabriele vuole seguire, è solo un punto di inzio su cui sviluppare il proprio percorso. Il metal in realtà è poco presente in questi cinquanta minuti e più, se non per qualche riff in Aragonite Sea dal sapore claustrofobico e fondamentalmente introspettivo e per la virata psycho-thrash in G1S Transition. Questo giustifica la scelta di proporre dei brani anche molto lunghi (oltre i sei minuti) che confermano l’idea dell’artista di aver tanto da dire e compensare il rischio di risultare impegnativo all’ascolto. In generale, detto che questo The War Is In My Mind rappresenta un’uscita discografica davvero molto coraggiosa e non per tutti, le costruzioni compositive risultano a tratti interessanti: saltando qualche passaggio eccessivo che esce fuori dal seminato (come An Homage To Frank dal quale si salvano solo i controtempi della batteria), i Goldenseed riescono a toccare delle corde particolari, attivare delle ghiandole di cui da tempo avevamo perso la consapevolezza circa la loro funzione vitale.
Nel corso dell’ascolto dell’album si nota una virata sempre più per ambientazioni complesse, che rendono sempre più difficoltosa l’interiorizzazione delle undici tracce. Tuttavia l’apertura mentale dell’artefice dei Goldenseed viene fuori non solo dai vari cambi di scena in alcuni brani, come in XTP3, ma anche dalla collaborazione con Stian “Culto/Occultus” Johansen (ex-Mayhem) nel brano di chiusura (Dead) On The Road, unica traccia cantata ma anche molto rock. Un prodotto quindi per un piccolo ma fedele mercato.
Autore: Goldenseed | Titolo Album: The War Is In My Mind |
Anno: 2012 | Casa Discografica: SG Records |
Genere musicale: Rock sperimentale, Fusion, Progressive | Voto: 7 |
Tipo: CD | Sito web: http://www.gabrielepala.it |
Membri band:
Gabriele Pala – chitarra, voce, effetti |
Tracklist:
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