Freedom Call – Land Of The Crimson Dawn
Faccio subito una premessa, se avete ascoltato ed avete anche apprezzato per anni il cosiddetto power metal, l’ultimo disco dei Freedom Call vi farà gridare al miracolo. Se invece il suddetto genere musicale vi fa venire l’orticaria al solo sentirlo nominare, è meglio che lasciate questo disco lì dov’è. Con questo non voglio assolutamente dire che questo sia un brutto disco, anzi, ma come diceva un vecchio detto comune, “uomo avvisato mezzo salvato”. Non è affatto facile tirare le somme con un lavoro poliedrico come questo, da una parte sono presenti diversi brani trascurabili, dall’altra dei veri e propri inni power metal, in mezzo, molti altri brani discreti ed ascoltabili. Qui non si può nemmeno mettere in discussione la tecnica dei singoli musicisti, nonostante l’immediatezza e la semplicità delle canzoni, i Freedom Call dimostrano di avere una padronanza ineccepibile dei rispettivi strumenti, così come gli arrangiamenti insieme ai cori ed alle tastiere presenti in diversi brani, sono tutti studiati per dare vigore espressivo alle varie canzoni presenti su Land Of The Crimson Dawn. Rimasti orfani di Zimmerman che si sta dedicando a tempo pieno ai Gamma Ray, viene chiamato a sostituirlo l’esperto drummer tedesco Klaus Sperling, in grado di non far rimpiangere con la sua grande tecnica il buon Dan, e lasciando al solo Chris Bay (co-fondatore con Zimmerman della band) la guida del gruppo e del songwriting principale.
In Land Of The Crimson Dawn troviamo tutto quello che ci si potrebbe aspettare dai Freedom Call, comprese quelle cupe atmosfere che avevano contraddistinto i due album precedenti, Dimensions e Circle Of Life. Col primo brano Age Of The Phoenix siamo di fronte al classico sound veloce e melodico della band che non farà prigionieri nemmeno in fase live, un vero must per gli amanti di questo genere. Rockstars prosegue sugli stessi binari del primo brano, al punto che i chorus di queste prime due tracce sono molto simili nelle loro strutture. Chi si ricorda le trombe iniziali di Land Of Light contenuta nell’album Eternity pubblicato nel 2003? C’è da chederselo perchè riappaiono uguali proprio in quello che sembra essere il seguito di quella canzone, cioè Back In The Land Of Life appunto, dove viene ripreso lo stesso refrain del brano menzionato: molto godibile e dal chorus davvero irresistibile. L’atmosfera power cambia di botto con l’arrivo di Sun In The Dark, rappresentando un tocco di diversità nella tracklist, dove le atmosfere e le linee cupe mostrate dai Freedom Call negli ultimi album si ripresentano in questo brano strano ed inusuale per i loro canoni. Una delle perle dell’intero lavoro risulta essere Hero On Video, accompagnata anche da un video esilarante, dove ci si sposta nelle classiche melodie allegre ed accattivanti che da sempre sono il trademark del gruppo.
Se vi mancava il power metal nudo e crudo i Freedom Call vi accontentano con Valley Of Kingdom, classico brano power velocissimo con un assolo del giovane chitarrista Lars Rettkowitz che lascia davvero estasiati. Ennesimo cambiamento di rotta dopo le atmosfere pseudo folk di Killer Gear lo troviamo nel seguente brano hard rock oriented Rockin’ Radio, brano scanzonato e allegro come pochi; l’originalità non è un punto forte di questo brano che in quattro minuti scarsi riesce comunque a far sbattere la testa su e giù in un headbanging divertente e spontaneo. La band appare in perfetta forma nonostante l’assenza di Dan Zimmerman, la sezione ritmica di Klaus e del bassista Samy Saemann è veloce e precisa quanto basta, Rettkowitz si dimostra un abile chitarrista senza dover fare i salti mortali alla sei corde e Chris Bay, che ormai è il leader ed il marchio di fabbrica dei Freedom Call, non ha mai mostrato l’interesse di cambiare timbrica della voce, assestandosi sempre su tonalità pulite senza disdegnare qualche accenno a toni aggressivi giocando spesso sull’interpretazione vocale. Insomma, che dire, i Freedom Call con questo lavoro hanno voluto dimostrare di essere tornati più in forma e carichi che mai e questo, alla faccia di chi non li può sopportare musicalmente parlando, non mi sembra cosa da poco.
Autore: Freedom Call | Titolo Album: Land Of The Crimson Dawn |
Anno: 2012 | Casa Discografica: SPV/Steamhammer |
Genere musicale: Power Metal | Voto: 7 |
Tipo: CD | Sito web: http://www.freedom-call.net |
Membri band:
Chris Bay – voce, chitarra, tastiere Lars Rettkowitz – chitarra, voce Samy Saemann – basso, voce Klaus Sperling – batteria, voce |
Tracklist:
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