Misfatto – L’uomo Dalle 12 Dita
Per farvi intuire l’intensità di questo album potremo raccontarvi la storia dei Misfatto, lunga almeno tre decadi, o dirvi che queste dodici tracce sono state composte negli ultimi dodici anni, ma probabilmente non renderemo bene il concetto. Chi non conosce la band immaginerebbe riff polverosi e uno stile indietro nel tempo, tutt’altro: L’uomo Dalle 12 Dita è un album che suona assolutamente moderno, anzi sbalordisce in quanto a produzione e suoni; non esageriamo nel dire che ad ascoltare questi brani tra 5 o anche 10 anni risulterebbero ancora attuali. Cura, attenzione, in una forma canzone che varia ma che non fa perdere mai la bussola. Uno stile che offre tanto ma che non intende sperimentare, soluzioni a prova di chiunque, una medicina che ha un sapore dolce e che come tale entra dentro il nostro organismo con una semplicità incredibile; pochi sono gli ascolti necessari per fare proprio questo lavoro, appunto intenso.
Spettacolare l’uso dell’elettronica: a parte qualche momento in cui la band intende disintegrare le frontiere dei generi e quindi vi ricorre a mani basse, l’elettronica non intende invadere i brani ma resta sempre al servizio di una digeribilità sonora (potremo dire melodica) che rende ancora più familiari le tracce. In quanto a commistione di generi non è un caso che la strofa di Apapaia sembra cedere alle malizie del pop (come in realtà poi avviene in Le 10 Lune), ma in realtà non fa altro che fungere da apertura per un ritornello fortemente elettrico, un brano deciso che piazza una zampata nel rock contemporaneo. Fantastico il doppio senso di 51 States Of America e “stati uniti”, nel senso di essere stati una coppia, un brano in cui gli arrangiamenti risultano davvero oro colato in un duetto vocale che solo poche band possono permettersi con questo spessore. A dover scegliere, segnaliamo Oltre Il Mare, un pezzo dalle tinte hard rock che indurisce il sound e ci conquista; degna di nota anche la titletrack dalle tinte prog in cui ci avremo visto bene una tastiera in evidenza, giusto per confermare le riminiscenze purpliane, ma i suoi 4 minuti dicono già tanto così.
Torna il tema del tempo e del viaggio, citati in vari momenti, segno questo a parer nostro che L’uomo Dalle 12 Dita non può essere letto in maniera statica, piuttosto una intima e profonda apertura verso un modo di scrittura trasversale ma essenziale. Risultato: capolavoro.
Autore: Misfatto |
Titolo Album: L’uomo Dalle 12 Dita |
Anno: 2018 |
Casa Discografica: Orzorock Music |
Genere musicale: Rock |
Voto: 8 |
Tipo: CD |
Sito web: http://www.misfatto.it |
Membri band: Gabriele Finotti – chitarra, piano, synth Melody Castellari – voce Andrea Farinelli – batteria Alberto Zucconi – voce Simone Cavallaro – basso Marco Cusenza – chitarra Daniele Zucca – synth, elettronica |
Tracklist:
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