Overture – Overture
È facile intuire che una band dia al suo primo full-lenght il titolo del proprio moniker, come è facile intuire che un progetto che si chiama Overture sia dedito al prog rock / prog metal (tra l’altro anche la copertina non fa nulla per nascondere queste sonorità). La sorpresa, se proprio vogliamo stare sulle idee che un qualsiasi ascoltatore si può fare a prima vista, è che proprio il nome della band e i colori accesi dell’artwork richiamano un prog d’oltreoceano, americano e moderno; al contrario dobbiamo ammettere che ascoltando queste 5 tracce più una intro i rimandi alla scena prog rock italiana sono molto più evidenti. Il songwriting richiama direttamente i tempi d’oro e le formazioni che ne hanno scritto le pagine essenziali del genere (PFM in primis), con quel prog sinfonico e onirico, ma il tutto viene rivestito di un suono attuale, concepito ieri ma realizzato con la tecnologia odierna il che si tramuta in una nuova chance per chi quegli anni non li ha vissuti in prima persona. Certo il flauto non può, anche involontariamente, non far pensare ai Jethro Tull di Ian Anderson ma la musica nel complesso rimanda più alla ricchissima scena prog nostrana.
Già Lux Et Ombra ci affascina con le sue diverse varianti, eleganti, a tratti mediorientali, una sinfonia molto ben coniugata, che ne Il Mendicante lascia spazio ad un pianoforte intricato ed ispirato come non lo sentivamo da anni che si fa apprezzare insieme alla voce di Luigi Ventroni. In A Deer In The River prende il sopravvento la chitarra acustica, arricchita nel corso della sua avviluppata espressione dagli altri contributi, synth e flauto in primis, giungendo ad una seconda parte del brano in cui le tessiture cambiamo completamente direzione e sfoggiano una musicalità da artisti maturi (Pain Of Salvation docet). C’è di tutto in questo lavoro, in termini di strumenti ma ancora di più di cura ed attenzione compositiva, ed è questo il principale fattore differenziante degli Overture. Bella anche la ritmica groove di Crop Circles, con parti stoppate, che cedono poi ad un’intimità emotiva che pochi brani sono in grado di regalare.
Una prova di progressive superlativa, la tecnica non manca ma è il gusto e l’espressione musicale che fanno di questo album un must per il 2018.
Autore: Overture |
Titolo Album: Overture |
Anno: 2018 |
Casa Discografica: Autoproduzione |
Genere musicale: Progressive Rock, Prog Metal |
Voto: 8 |
Tipo: CD |
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Membri band: Luigi Ventroni – voce Fiorella Piras – flauto, voce Samuele Desogus – chitarra Simone Meli – tastiere, voce Stefano Sanna – basso, synth, contrabasso Simone Desogus – batteria, percussioni, voce |
Tracklist:
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Condivido il pensiero di Marcello in merito alle capacità e qualità degli Overture! E gli Overture..LO MERITANO!
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