Gualty – Transistor
Simone Tilli ha da sempre puntato su generi diversi nei suoi precedenti lavori e anche in Transistor non tradisce le proprie abitudini musicali. Si direbbe post-punk per questo nuovo lavoro ma i riferimenti sono più ampi, noi ritroviamo trame industrial, elettronica, Bluvertigo e un rock lisergico, anche se va riconosciuta la centricità dei suoni anni 80 tipici del post-punk. L’uso che viene fatto di questi suoni e i pattern scritti invece cambiano da brano a brano: se Stanotte e 30 Giorni Senza Sole possono essere facilmente inseriti nei classici brani post-punk, Zoobank e Gargantua sembrano esercizi avantgarde colorati anche dai fiati nel primo caso e dalle tastiere nel secondo, Try Vega e Sostanze Aliene virano verso la sperimentazione elettronica, mentre il rock viene fuori in pochi passaggi come Le Scimmie Cattive dove la sei corde trova la propria dignità. Gli strumenti adottati sono molti di più di quelli riportati in line-up e sono utili a stratificare la proposta anche, a volte per aggiungere trame interessanti, altre per rendere più introspettivo il songwriting.
In generale Transistor può essere visto come uno sfogo del musicista Simone Tulli e della sua band, non ha molto senso concentrarsi sul singolo refrain o sulla singola traccia, piuttosto va riconosciuto come evoluzione stilistica (o anche maturazione) di chi lo ha pensato e del periodo della sua vita che lo ha ispirato. Si tratta comunque di un album ostico e di certo non per tutti.
Autore: Gualty | Titolo Album: Transistor |
Anno: 2018 | Casa Discografica: Red Cat Records |
Genere musicale: Post-Punk, Avantgarde | Voto: 5 |
Tipo: CD | Sito web: https://www.facebook.com/Gualty-271260689553839 |
Membri band:
Simone Tilli – voce Marco Zaninello – batteria Antonio Inserillo – basso Michele Senesi – chitarra |
Tracklist:
|