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04th Feb2019

Bring Me The Horizon – Sempiternal

by Margherita Balzerani
Sempiternal, dal titolo breve ed incisivo (soprattutto se confrontato con il suo predecessore), è il quarto album dei Bring Me The Horizon e rappresenta una svolta all’interno della loro carriera. Evidentemente il quintetto di York sentiva l’esigenza di cambiare ed inizia a farlo proprio da qui, con una graduale transizione che li porterà al genere più melodico e commerciale delle opere future. Come di consueto, l’album è unitario, sia per l’atmosfera sonora che per le tematiche trattate nei testi. Ciò che invece lo distingue dagli altri è la maggior lunghezza delle parti melodiche all’interno dei pezzi, nonché l’introduzione di brani privi di scream o growl, base fondamentale della sopracitata trasformazione. Con sonorità ben diverse da ciò che suggerisce il simbolo indiano sulla copertina, il disco inizia con Can You Feel My Heart, uno dei brani migliori, con un ritmo potente e ripetitivo creato dai suoni elettronici ed un testo di disperato amore urlato in maniera così convincente da rendere partecipi del dolore espresso tutti gli ascoltatori. Un altro pezzo efficace, in particolare dal vivo, è Empire (Let Them Sing), un inno da intonare con le mani alzate nella corale risposta alle parti del cantante.

Vi è poi una serie di canzoni metalcore simili a quelle del loro precedente repertorio, con strofe canoniche e ritmi già sentiti, rese però più distinguibili dai ritornelli orecchiabili (Go To Hell For Heaven’s Sake) e a volte rese adatte ad un pubblico più ampio tramite una maggior lentezza e semplicità nei suoni (Sleepwalker). Abbiamo infine due brani, che si discostano da ciò con un’insolita sperimentazione, il cui uso dell’elettronica è riconducibile ad atmosfere più industrial, accompagnate però dal cantato roco e potente che caratterizza Oliver Sykes non solo in questo periodo. And The Snakes Start To Sing è una suggestiva immersione emotiva in un clima etereo e sospeso che mantiene però il suo carattere inquieto e oscuro, quasi come nei brani doom. La celeberrima Hospital For Souls chiude invece il disco eguagliando il livello dell’apertura, chiude il cerchio con l’efficace contrasto fra le parti sussurrate su una base quasi silenziosa e le rabbiose urla che esplodono insieme ai ritmi duri e assordanti.

Fra l’introspezione dei testi, pieni di sentimenti ed emozioni negative da smuovere nell’inconscio, e le melodie originali, Sempiternal si snoda per i suoi 45 minuti come un album di alto livello a cui però manca il coraggio di entrare a far parte di quel genere che segnerà la nuova gioventù del rock, in cui i labili confini con il metal e l’elettronica diventeranno quasi inesistenti, creando un insieme unitario e coerente. Tutto sommato è buon disco di passaggio, al centro fra consuetudine ed innovazione.

Autore: Bring Me The Horizon Titolo Album: Sempiternal
Anno: 2013 Casa Discografica: Sony
Genere musicale: Metalcore Voto: 7
Tipo: CD Sito web: https://www.bmthofficial.com/
Membri band:
Oliver Sykes – voce
Lee Malia – chitarra, cori
Matt Kean – basso
Matt Nicholls – batteria e percussioni
Jordan Fish – tastiera, synth, cori

Special guest:
Immanu El – cori
Tracklist:
1. Can You Feel My Heart
2. The House Of Wolves
3. Empire (Let Them Sing)
4. Sleepwalking
5. Go To Hell For Heaven’s Sake
6. Shadow Moses
7. And The Snakes Start To Sing
8. Seen It All Before
9. Antivist
10. Crooked Young
11. Hospital For Souls
Category : Recensioni
Tags : Metalcore
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