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22nd Feb2019

Motorpsycho – The Crucible

by Giuseppe Celano
Tornano con una formula classica i Motorpsycho di The Crucible, nuovo lavoro della band norvegese. Un EP solo in apparenza perché con tre tracce raggiunge e supera i quaranta minuti. Un album, l’ennesimo, per ritornare nella loro dimensione ottimale, quella dal vivo. Abituati a ribaltare le previsioni dei fan, “switchando” di anno in anno fra generi diversi, oggi i Motorpsycho sembrano “volutamente” intrappolati dentro le maglie di un rock progressivo dotato d’incisivi artigli hard rock nell’opener Psychotzar, con Snah in forma smagliante negli assoli da cardiopalmo. Il trio ha sempre presentato materiale altro, mettendo in discussione ogni certezza dei suoi seguaci, attraverso una continua surfata fra atmosfere opposte, dal metal primordiale all’hard rock, passando per il pop più raffinato (It’s A Love Cult) e le colonne sonore in chiave country (Tussler), fino all’ultimo insistente periodo prog. The Crucible vanta una registrazione granitica grazie al ritorno del figliol prodigo, e amico storico Deathprod mentre il songwriting costruisce muri spessi ma accessibili attraverso feritoie figlie di tempi dispari e atmosfere (armoniche) adiacenti ai King Crimson più dissonanti (Lux Aeterna). Senza perdere quella capacità melodica, da sempre punto di forza di Bent Saether & Co., i Nostri si muovono sicuri fra le mazzate del basso monolitico fra le cui note s’infilano le tessiture delle asce a sei corde.

A sigillare il tutto ci pensa il pièce de résistance The Crucible che, sebbene raccolga quanto detto finora, mostra anche inequivocabili rimandi alla sezione ritmica degli Who per poi ritornare fra le maglie del prog testimoniando la magistrale capacità di costruire monoliti in lenta e costante ascesa. Proprio qui si rivela tutta la sapienza dei norvegesi nella costruzione di tracce elefantiache di notevole potenza espressiva. Le critiche dei soliti (inutili) detrattori si concentreranno su tre punti ben precisi: la prevedibilità di alcuni passaggi, i riferimenti troppo visibili a un tipo di prog osteggiato più per moda che per una vera critica musicale, la vicinanza all’ingombrante ombra dei King Crimson e la mancanza di variazioni significative degli ultimi cinque album il che porterà inevitabilmente all’ultima (condivisibile) critica legata a una mancanza d’idee innovative che li sgancino dall’avvitamento progressivo. A nostro parere invece sembra di cogliere la volontà di tornare ai primordi attraverso un procedimento lento e faticoso fatto di piccoli segnali e richiami al loro fulgido passato.

Autore: Motorpsycho Titolo Album: The Crucible
Anno: 2019 Casa Discografica: Stickman Records
Genere musicale: Rock Voto: 6,75
Tipo: EP Sito web: http://motorpsycho.fix.no/
Membri band:
Bent Sæther – voce, basso, chitarra, tastiere
Hans Magnus “Snah” Ryan – chitarra, voce, tastiere
Tomas Järmyr – batteria
Tracklist:
1. Psychotzar
2. Lux Aeterna
3. The Crucible
Category : Recensioni
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