London Underground – Four

Four, l’ultimo nato in casa London Underground, è un disco che predilige il primo piano dell’hammond, suonato con grande padronanza da Gianluca Gerlini senza però disdegnare un approccio di alto rango al rhythm & blues, quello del periodo sessanta per intenderci, i cui precursori corrispondo a nomi altisonanti come quello di Brian Auger che ha iniziato a suonare il piano proprio nei locali di Londra con un trio jazz dal nome di un famoso college londinese, Trinity. Dal loro debutto ad oggi i London Underground di strada ne hanno fatta davvero e tanta; lo conferma anche questo loro Four composto da otto tracce oltre a due bonus. In realtà i pezzi ai quali facciamo riferimento sono delle cover che corrispondono a Tropic Of Capricorn di quel Brian Auger di cui parlavamo prima, e Ray Ban di Stefano Torossi ma accreditato come Fotriafa nella band I Marc 4, tra l’altro titolo dell’omonimo album Ray Ban pubblicato su Nelson Records con Maurizio Majorana al basso, Carlo Pes alla chitarra, Roberto Podio alla batteria e Antonello Vannucci all’organo hammond. Ma ci sono anche le bonus tracks Mercy, Mercy, Mercy di Joe Zawinul dei grandi Weather Report e Bumpin’ On Sunset di Wes Montgomery uno dei più importanti chitarristi della storia del jazz, il cui stile ha influenzato tutti i maggiori chitarristi degli anni sessanta e non solo quelli che hanno avuto a che fare con il jazz.
Il lettore più interessato tenderà a chiedersi se quelli di cui stiamo parlando qui sono una band di musica prog psych o di musica jazz ed il dunque è proprio qui perché i London Underground amano spaziare in diversi generi dove è proprio l’organo hammond ad essere la base di tutto. Di questo disco non vogliamo analizzarne compiutamente ogni singola traccia perché l’ascolto dei pezzi dice di tutto e di più, però quello su cui vogliamo cercare di attrarre l’attenzione dei nostri lettori è la capacità dei London Underground di saper trasportare il pubblico in gloriosi e mai dimenticati passati e trascorsi musicali, perché qui, in questo loro ultimo lavoro, Four, ogni pezzo è fatto per esserne assorbito con la schiettezza e l’importanza di generi che non tramonteranno mai. Qui non c’è nessun tipo di nostalgia, tutto è amalgamato alla perfezione ed al punto tale da essere di una perfezione che in studio potrebbe tranquillamente fare a meno di campionamenti, computer e o sovraincisioni. Manca solo un piccolo esperimento da farsi, provare ad ascoltare il CD in cuffia attraversando quella metropolitana londinese che oramai ci sembra un po’ casa nostra. Prima o poi dovrò tentare, per ora basta con le parole…torno a riascoltare questo splendido Four.
Autore: London Underground | Titolo Album: Four |
Anno: 2018 | Casa Discografica: Musea |
Genere musicale: Progressive Rock, Psichedelia | Voto: 9 |
Tipo: CD | Sito web: http://www.londonundergroundband.com |
Membri band: Gianluca Gerlini – hammond Orga, clarinetto, mellotron, Moog Alessandro Gimignani – batteria Stefano Gabbani – basso Special guest: Fabio Baini – basso Riccardo Cavalieri – chitarra, viola Stefano Negri – sax | Tracklist: 1. Billy Silver 2. Ray Ban 3. At Home 4. The Comete 5. What I Say 6. Three Men Job 7. Tropic Of Capricorn 8. Jam 9. Mercy, Mercy, Mercy (bonus track) 10. Bumpin’ On Sunset (bonus track) |